Sisma 6 aprile 2009

Lucoli, compie 10 anni il bosco della memoria in ricordo delle vittime del sisma

Bosco della Memoria, a Lucoli compie 10 anni il monumento verde in ricordo delle vittime del sisma del 6 aprile.

Il bosco della memoria a Lucoli è uno di quei luoghi nati per non dimenticare le vittime del sisma del 6 aprile

Il bosco della memoria è una piccola esperienza pionieristica fondata sul lavoro dei volontari che da dieci anni coltivano il sito in ricordo delle 309 vittime del sisma d’Abruzzo, voluto dall’Associazione NoixLucoli Onlus, nata ufficialmente il 19 gennaio 2010.

Uno dei primi scopi statutari dell’Associazione è stato quello di realizzare il progetto “Bosco della Memoria per non dimenticare il sisma del 6 aprile 2009”.

Il 6 aprile, come viene fatto da 10 anni, verranno illuminati i nomi delle vittime del sisma dalle luci delle fiammelle.

Per questo progetto l’associazione ha ricevuto  un premio di rappresentanza dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la messa a dimora del primo albero.

“Concepimmo per Lucoli un progetto che realizzasse un luogo della memoria o luogo del ricordo. Un luogo a cui dare il compito di vegliare sulla sopravvivenza quell’identità umana sconvolta dall’evento sismico del 2009, fummo i primi nell’aquilano a comunicare questa idea: gli alberi come identità di una vita che si rinnova nel ricordo con il passare delle stagioni”, si legge in una nota.

Per popolare il memoriale furono prescelti alberi da frutto appartenenti ai “frutti dimenticati” cioè a quelle piante di antica tradizione, abbandonate o accantonate a favore di colture più produttive, o comunque meglio adattabili alle logiche industriali.

Negli ultimi decenni sono state molte le varietà che hanno subito un declino commerciale a causa di questo aspetto. “Il nostro recupero di alcune di queste coltivazioni ha arricchito il valore della memoria aggiungendo quella delle colture contatine dell’aquilano. Piante recuperate dal vivaista Sebastiani, nostro prezioso e sapiente mentore, da frutteti, monasteri e terreni incolti, selezionate e catalogate”.

Il Bosco della Memoria del Sisma è stato inaugurato il 29 maggio del 2011 e quest’anno festeggerà i suoi dieci anni di vita.

Il progetto dall’alto valore morale, scaturito dal desiderio di ricordare il lutto di tante famiglie, è stato pazientemente trasformato in un progetto botanico di conservazione del germoplasma fruttifero dell’area aquilana.

Tanti anni di lavoro, non solo di manutenzione ordinaria ma di miglioramento e qualificazione agronomica. “Il 2021 è l’anno che ci vede premiati con il risultato dell’iscrizione nei siti di conservazione regionale e nazionale della biodiversità con tre tipologie di melo dedichiamo questo traguardo, nel dodicesimo anniversario del sisma, sempre a coloro che non ci sono più ed alle loro famiglie”.

“La nostra Associazione non si è mai arresa ed ora che la Regione Abruzzo, seguendo la strada tracciata da altre realtà territoriali, ha riconosciuto il valore dell’attività agro-silvo pastorale nel sostenere gli sforzi per la conservazione della natura e la riduzione del rischio idrogeologico, attraverso la Legge n.34 del 30 ottobre 2015, avente ad oggetto il Riconoscimento dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio, coroniamo i nostri sforzi con la qualificazione del nostro monumento verde come sito di conservazione della biodiversità agricola”.

“Invitiamo la Comunità dell’Aquila a Lucoli a visitare questo luogo di bellezza e spiritualità per conoscere gli alberi e anche i nomi delle persone che li hanno adottati tra i quali molti stranieri: poeti, pittori, scrittori che hanno voluto parlare di questo memoriale nei loro paesi, colorandolo di cultura e sentimenti”.

 

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