Istruzione

Scuola, attività anche d’estate: come funziona

Scuola, il Ministero ha già predisposto un calendario per attività didattiche educative nei mesi da giugno a settembre. Ecco come funzioneranno le attività.

Scuola, attività educative anche d’estate contro gli ostacoli Covid alla formazione. Ma l’’adesione ai progetti sarà solo su base volontaria.

Il Ministero dell’Istruzione intende sottoscrivere un accordo con tutte le regioni per la realizzazione di attività educative da parte delle scuole nel periodo da giugno a settembre. È quanto emerso dall’incontro che le Regioni, l’Anci e l’Upi hanno avuto con il capo Dipartimento del Ministero, Giovanna Boda, e la consigliera del Ministro Bianchi, Cristina Grieco, incontro al quale in rappresentanza dell’Abruzzo ha partecipato l’assessore all’Istruzione, Pietro Quaresimale.

Scuola, i dettagli della proposta del Ministero

“Al centro del progetto secondo le intenzioni del ministero dell’Istruzione – ha detto l’assessore Quaresimale – c’è la realizzazione di attività che vanno dal recupero degli apprendimenti fino all’accoglienza, dalla socializzazione fino agli aspetti ricreativi. Il progetto del Ministro Bianchi è in fase embrionale, anche se sono state già individuate le fonti di finanziamento, le risorse che verranno erogate ad ogni scuola e i criteri di suddivisione delle stesse. In questo senso – prosegue l’assessore regionale – il Ministero ha predisposto un calendario di massima nel periodo estivo: a giugno i progetti saranno incentrati al recupero degli apprendimenti, a settembre all’accoglienza e nei mesi di luglio e agosto alla socializzazione e agli aspetti ricreativi. È fondamentale fare due importanti precisazioni: questa attività estiva è per il personale scolastico e gli studenti su base volontaria mentre, per quanto riguarda i progetti, quelle del ministero dell’Istruzione sono solo indicazioni e che ogni scuola potrà fare le scelte in assoluta autonomia”.

I finanziamenti ad ogni scuola verranno erogati in base al numero degli studenti e, secondo le stime e le simulazioni del Ministero, l’erogazione media ad ogni istituto ammonterebbe a 18 mila euro. I progetti di socializzazione potranno essere realizzati in sinergia con le associazioni che aderiscono al bando del Terzo Settore. “Un elemento questo molto importante – prosegue Quaresimale – a cui si aggiunge il dato che per le Regioni del Sud la quota di risorse messa a disposizione potrebbe essere più alta grazie all’utilizzo dei fondi Pon (Piano operativo nazionale) di provenienza europea. Aspettiamo la stesura finale del piano del Ministro Bianchi – conclude l’assessore – poi la Regione Abruzzo sarà pronta a collaborare con tutte quelle scuole abruzzesi che intendono aderire al piano”.