Dovrebbero arrivare nella giornata di oggi i risultati di 146 tamponi effettuati nel corso dello screening a Pescina. Attualmente i casi positivi sono 34. Oggi è stata registrata la guarigione di una residente. La situazione dopo il focolaio della scuola paritaria Sgobbo Sipari.
Screening Covid a Pescina, che si ritrova ad affrontare una situazione delicata proprio alle porte delle festività pasquali. Il focolaio scoppiato all’interno della Scuola paritaria, con 9 suore risultate positive, ha portato alle iniziative di screening della popolazione scolastica. Sono circa 30 i bambini che frequentano la paritaria, 21 dei quali si sono sottoposti a tampone (alcuni non frequentavano le lezioni da almeno 10 giorni ndr): 9 di loro risultati positivi. Ci sarà un secondo tampone per coloro che, invece, sono risultati negativi al primo test, effettuato dopo la scoperta del focolaio.
I 146 tamponi di cui si attendono i risultati, invece, sono riferiti ai dipendenti di attività commerciali o persone esposte al pubblico, sensibilizzate dal Comune per partecipare allo screening, oltre ai contatti stretti dei bambini che frequentano la scuola paritaria Sgobbo Sipari.
Pescina, aggiornamenti e futuri provvedimenti
Le suore dell’Istituto erano risultate tutte positive: cioè 9 sorelle più 2 anziane assistite. Una suora è venuta purtroppo a mancare mercoledì 31 marzo. “Suor Maria Rosaria Gaeta, un esempio di bontà per tutta la sua vita“, ci spiega il primo cittadino Mirko Zauri. “Altre due suore sono, al momento, ricoverate“, ci informa il sindaco “così come è ricoverato il parroco del posto, don Giovanni Venti, ricoverato a L’Aquila. Fortunatamente le notizie che arrivano dall’ospedale sono positive: don Giovanni sta rispondendo alle cure“.
Il sindaco, intanto, ha chiuso la scuola dell’infanzia del paese, l’unica rimasta aperta a Pescina dopo la chiusura della paritaria e in considerazione del fatto che tutte le altre scuole sono chiuse per ordinanza regionale. “Ora sto valutando, in base alle risposte che avremo dai tamponi, di chiudere le scuole di ogni ordine e grado fino al 10 aprile. Un provvedimento probabile, in considerazione della situazione che stiamo affrontando. Prima, però, è necessario attendere gli esiti dei test“.
