Cultura

Lorenzo Tursini, la scrittura tra la DAD e la passione per il calcio

Lorenzo Tursini: un libro, il calcio, la dad... Le passioni e la vita di un giovane scrittore aquilano: "La letteratura mi tiene compagnia quando mi sento solo e scoperto".

Lorenzo Tursini nasce il 26 di settembre del 2002.

Lorenzo Tursini è un giovane scrittore aquilano che non manca di ribadire, a chi sottolinea la sua età, che il talento, ma soprattutto l’esigenza espressiva di uno scrittore, è indipendente dal fattore anagrafico. Nel senso che la manifestazione dell’uno o dell’altro (o, nei casi più fortunati, di entrambi contestualmente) può avvenire a qualsiasi età.

lorenzo tursini

Lorenzo Tursini, l’incontro con la “vita”

In questo caso specifico, la svolta avviene dopo il suo terzo anno di Liceo Scientifico, quando “incontra la sua vita sopra a un vagone qualsiasi della metro di Londra”.

“Prima era sopravvivenza, da lì la mia sopravvivenza si è tramutata in vita. Ho scritto due libri in un anno e ho avviato anche un podcast”, racconta ai microfoni de Il Capoluogo Lorenzo Tursini, il quale nello stesso periodo ha lavorato come autore a un cortometraggio che uscirà a fine marzo. I due libri in questione sono “Alchimia” e “Un giorno qualunque” in imminente uscita.

Alchimia, il primo libro di Lorenzo Tursini

“Alchimia” esce a fine luglio del 2020 ed è il frutto narrativo di diversi incontri, ma soprattutto “intrecci”, come dice l’autore, voluti dal caso o chi per esso, sia fisici sia emotivi.

La forte passione di Tursini per la psicologia lo porta ad approfondire l’effetto di questi incontri (soprattutto di uno, fatale, in metropolitana) a livello introspettivo e comunque da un punto di vista giovanile.

“Non amo fermarmi in superficie, soprattutto quando osservo gli altri”, prosegue lo scrittore.

Il libro inoltre ha un che di Sliding doors, che regala alla trama una sferzata di romanzesca predestinazione e di sfida al tempo e allo spazio per le strade londinesi.

“Un giorno qualunque”, l’uscita del secondo libro

La seconda pubblicazione, “Un giorno qualunque”, prende spunto invece da un altro viaggio dell’autore, stavolta non a Londra ma a Roma.

“Anche questo libro, come il primo, è un’ode al caso, ma rispetto al primo vi sono molte differenze. A partire dall’arco temporale in cui si svolge la storia che, come suggerisce il titolo, si sviluppa in un solo giorno. Anche gli argomenti sono diversi, sebbene vi siano dei punti in comune. Il senso principale è che dovremmo avere il coraggio di guardarci intorno, anche in un giorno qualunque perché potrebbero capitare cose straordinarie”

L’uscita del libro ed è prevista per il giorno 7 aprile 2021, a ridosso peraltro di un anniversario imprescindibile per L’Aquila.
“Il terremoto non si può e non si deve dimenticare. È qualcosa che rimarrà impresso nella memoria degli aquilani e che entrerà nei libri di storia”. 

Lorenzo Tursini, un ragazzo normale tra calcio e DAD

In tutto ciò il giovane scrittore si divide tra la passione calcistica, praticata con le società L’Aquila 1927 e la Società Sportiva San Gregorio, e l’impegno scolastico, visto che frequenta l’ultimo anno di liceo scientifico presso l’istituto “Andrea Bafile” dell’Aquila.

“Sto vivendo questa esperienza con la Didattica a Distanza bene e male contemporaneamente: bene perché, qualora sia i docenti sia gli studenti abbiano i mezzi adeguati per poterla seguire, la DAD funziona ed è uno strumento didattico sostitutivo in toto. Mentre per tutti gli studenti che non hanno i mezzi ovviamente la DAD potrebbe rivelarsi un massacro… E male perché si vive comunque in una dimensione solitaria, si sta molto soli con se stessi e la vita sociale è ovviamente limitata e sacrificata. Frequentare gli altri come facevo prima… questo mi manca molto”.

lorenzo tursini

La scrittura e l’empatia: saper stare nei panni degli altri

Mentre l’autore riflette sulla futura scelta degli studi universitari, il suo profilo Instagram si popola per divulgare contenuti e promuovere il cortometraggio e il prossimo libro.

“La letteratura e i libri mi hanno fatto sentire in compagnia e protetto quando mi sentivo solo e scoperto. Poter dare agli altri questa stessa sensazione è importante, poter dire ai lettori che nessuno è solo nelle sue sensazioni – conclude Tursini -. Per quanto possa essere un pensiero comune di tutti, incluso il mio, che la propria sofferenza sia la più grande e rilevante al mondo, vi sono tante altre sofferenze, altrettanto grandi e altrettanto importanti. Ci vuole empatia, bisogna saper stare nei panni degli altri”.

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