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Superbonus 110, occhio ai vuoti normativi: le info utili

Superbonus 110: attenzione ai vuoti ed alle problematiche della norma, nata per la ripartenza dell’economia del nostro paese, attraverso l’edilizia.

Superbonus 110: attenzione ai vuoti ed alle problematiche della norma, nata per la ripartenza dell’economia del nostro paese, attraverso l’edilizia, e per la ristrutturazione e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio degli italiani.

Il Superbonus 110, pur essendo un’occasione straordinaria per tutti i proprietari di immobili e per le imprese di tutta la filiera dell’edilizia, nasconde delle insidie, che si celano dietro l’improvvisazione al cospetto della complessità del sistema.

Come ogni buona occasione, tante sono le figure professionali e non che si stanno rispendendo e reinventando gettandosi a capo fitto in questa unica opportunità professionale, ma attenzione: di fronte ad una pratica gestita male, colui che ne risponderà alla fine è lo stesso proprietario, non l’amico, il parente o l’improvvisato, solo ed esclusivamente il proprietario.

Il Capoluogo ha voluto fare delle analisi a campione sul nostro territorio tra gli operatori economici impegnati nel settore e i consulenti esperti in materia, per fare oggi una sintesi delle principali criticità che oggi rappresentano un freno al decollo del progetto ambizioso del nostro passato governo.

Superbonus 110: imprese, liquidità e crediti d’imposta

Il problema per le imprese resta l’evidente bisogno di liquidità. I soggetti finanziari e le piattaforme, quando realmente operative, hanno condizioni rigide e poco flessibili con proposte che non supportano le piccole medie imprese. Dall’altro lato preoccupa ancora di più la copertura del bonus che ad oggi è stata prevista, ma non confermata, nel nuovo Recovery Plan.

Superbonus 110, breve periodo di riferimento

Gli interventi che potranno accedere al Suberbonus 110% richiederanno adempimenti non indifferenti, e oltretutto dovranno essere prodotti in un termine troppo breve per consentire la realizzazione di interventi complessi, soprattutto su grandi condomini, che richiedono un tempo congruo, anche solo per il primo approccio tecnico. Congruità ben lontana dal termine del 31 12 2022.

Superbonus 110, eccessiva documentazione

Grave problema riguarda l’eccessivo carico di documentazione che famiglie e professionisti saranno chiamati a presentare. Non sarà semplice per i condomini o i singoli proprietari compilare tutte le dichiarazioni relative alla assenza di abusi edilizi e alla opportunità della cessione del credito. Diversi istituti di credito, per perfezionare la pratica di cessione del credito, chiedono ulteriore documentazione e addirittura l’assunzione di ulteriori responsabilità e dichiarazioni.

Superbonus 110, selezione del mercato e accaparramenti

Va suggerito ai condomini di affidarsi e scegliere operatori selezionati e progettistici di fiducia che, sulla base del progetto scelto, possano consigliare le migliori soluzioni tecnico economiche scongiurando conflitti di interesse e facendo un’accurata selezione sul mercato ormai improvvisato di imprese e tecnici che cercano di accaparrarsi lavori e incarichi sapendo sin da principio che non possono portare a termine la loro missione.

Il legislatore ad oggi non si è curato di indicare le norme minime di selezione degli operatori economici, delle imprese, dei tecnici e degli asseveratori, limitando ai requisiti di legge la capienza, il fatturato, le certificazioni di qualità e SOA, l’iscrizione alla white list, scongiurando infiltrazioni malavitose. Lo stesso vale per i professionisti, la cui capienza nell’acquisire progetti dovrebbe essere normata dal legislatore per evitare problemi come per esempio nei lavori di ricostruzione post sisma 2009 nel quale i tecnici hanno acquisito incarichi 100 volte superiori alla loro capienza tecnica, operativa e finanziaria: nel Superbonus potrebbero far perdere numerose opportunità ai committenti. Da non sottovalutare la necessità di normare la contrattualistica.

Sta di fatto che ad oggi sono numerose le società neocostituite senza nessun requisito di base hanno acquisito decine e decine di milioni di lavori, stesso vale per i tecnici. In molti casi hanno acquisito lavori anche per la parte edile, società che non prevedono tali attività nemmeno nel loro statuto societario, perché operano come semplici consulenti.

Coordinamento e univocità

Si riscontra la necessità di un riordino della normativa in un Testo Unico degli incentivi per il risparmio e l’efficientamento energetico, per gli interventi di mitigazione del rischio sismico e per il rifacimento delle facciate e soprattutto si dovrebbe pensare a una cabina di regia con l’istituzione di un ente di coordinamento che sia in grado di predisporre pareri, linee guida e risposte, anche e soprattutto in ambito tecnico, in materia di Sismabonus, portando ad una unità per tutte quelle attività attualmente svolte da soggetti differenti ovvero Agenzia delle Entrate, Enea e Mise ed altri attori.

Vera ratio della norma

La vera ratio della norma è quella di prevenire in maniera organica gli interventi a livello nazionale e quindi prevenire il Rischio Sismico in modo da consentire di mettere in sicurezza le aree più esposte ad aventi catastrofici. Per questo, oltre a dare tempi più consoni per permettere interventi combinati di efficientamento energetico e di miglioramento della vulnerabilità sismica, come d’obbligo, andrebbero introdotti tra le attività detraibili interventi maggiormente, azioni di monitoraggio sulle strutture verticali e orizzontali propedeutiche alla progettazione al fine di evidenziare il grado di rischio sismico e di danneggiamento di ciascuna struttura su cui si interviene, tenuto conto del livello di vetustà di gran parte del patrimonio edilizio esistente. Questa attività tra l’altro è già stata avviata in maniera preventiva da Angelo Borrelli, capo dipartimento Protezione civile nazionale, nelle varie giornate dedicate alla sismica.

Certificazioni ambientali, materiali e prezzari

È una preoccupazione seria quella per la certificazione ambientale degli impianti e dei materiali che ha reso gli interventi meno facili di quanto già lo fossero, oltre a dibattito aperto sui prezzari su cui si ritiene opportuno dare una linea guida univoca piuttosto che creare tra prezzari regionali e prezzari nazionali Dei.

Sanatorie e piccole difformità edilizie

C’è poi il nodo della conformità urbanistica dell’edificio, considerando la grande confusione che caratterizza a riguardo gran parte del patrimonio edilizio italiano, al fine favorire la realizzazione degli interventi con Superbonus, aspetto che sta intasando gli uffici competenti alle prese con le varie istanze per la sanatoria (DIA, SCIA ecc).

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