Terremoto e ricostruzione

L’Aquila, scoperta la facciata della De Amicis 12 anni dopo

A 12 anni dal sisma si rivede anche la facciata della scuola elementare "De Amicis". Tanti i ricordi legati a un plesso scolastico caro alla memoria degli aquilani.

A quasi 12 anni dal sisma finalmente si rivede la facciata della storica scuola “Edmondo De Amicis”.

La scuola elementare “Edmondo De Amicis” è stata un punto di riferimento per generazioni di scolari aquilani.

Tanti i ricordi per gli alunni di ieri legati a questo edificio: il grande cortile, le aule austere, la portiera che abitava al piano terra, davanti all’ingresso che affaccia su Piazza del Teatro, il chiosco davanti l’ingresso principale dove con 500 Lire si poteva comprare un pezzetto di pizza all’olio e qualche caramella.

La foto, è stata scattata da Cesare Ianni, dell’associazione Jemo ‘Nnanzi.

Sono tanti anche i ricordi legati alle figure chiave questa scuola; tante le maestre e i maestri che si sono avvicendati: i nati negli anni’80 ricorderanno sicuramente l’austero preside Pasquale Silvi, che non faceva volare una mosca o le insegnanti gemelle Rossana e Maria Luisa Romano, che tenevano a bada frotte di scolari con autorevolezza e piglio, nell’epoca in cui c’era ancora il maestro unico.

Insegnanti sicuramente molto severe, ma appassionate, che non si dono dedicate esclusivamente alla didattica in quanto tale, ma hanno cercato di appassionare i ragazzi, “i piccoli soldati dell’immenso esercito”, alla lettura, alla voglia di approfondire, di presentare un compito con una bella grafia, con le lettere un po’ svolazzanti, come si usava una volta.

Chiusa poco prima del sisma e gravemente lesionata dalla furia distruttiva del terremoto, la scuola in questi anni è stata sempre coperta dai puntellamenti.

L’edificio fu al centro, successivamente al terremoto, della mobilitazione delle cantanti “Amiche per l’Abruzzo”. I lavori di ricostruzione, iniziati l’anno scorso, finiranno nel 2022 e, da quanto si, almeno per ora, non verrà riadibita a scuola.

L’intervento di restauro e ristrutturazione è diretto dal provveditorato Opere pubbliche, come stazione appaltante, per 12 milioni di euro.

Tra i fondi, anche quelli raccolti dalle “Amiche per l’Abruzzo”, le cantanti Laura Pausini, Giorgia, Fiorella Mannoia, Gianna Nannini ed Elisa.

Un edifico che ha sulle spalle oltre seicento anni di storia; nato come ospedale fondato nel 1448 da San Giovanni di Capestrano, “il grande ospedale Maggiore”, che aveva riunito in un unico blocco i circa 30 piccoli nosocomi presenti in città e nella zona intorno.

Di volta in volta, nel corso dei secoli, ha cambiato destinazione d’uso pur rappresentando sempre una testimonianza viva del tessuto cittadino.

Nei primi anni del’900 dopo essere stato anche infermiera militare fu riadattato a scuola e prese il nome attuale nel 1938, in onore della scrittore del libro “Cuore”, il romanzo sulla scuola che fu.

Nel cortile infatti c’era una frase emblema di De Amicis: “Piccolo soldato dell’immenso esercito, i tuoi libri sono le tue armi”.

Qualunque sarà la sua destinazione, è bello pensare, 12 anni dopo da quella terribile notte, che un altro piccolo pezzo che fa parte a pieno titolo della storia della città, tornare, seppure ancora a fatica, al suo antico splendore.

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