Cultura

La festa di San Valentino tra attualità, storia e leggenda

Le origini di San Valentino sono circondate da un alone di mistero. Nando Giammarini racconta la storia e la leggenda del santo degli innamorati.

 

L’ amore è un alto sentimento che ha suscitato, da sempre, l’interesse di poeti e filosofi che hanno provato, ripetutamente, a definirne il significato più profondo, senza arrivare a comprenderlo e spiegarlo nella sua globalità. Come dire nel suo significato più intimo e profondo.

Tra l’altro limitare una simile spiegazione a poche righe di un dizionario non credo sia proprio possibile poiché si tratta di una sfera affettiva complessa che implica dedizione, passione e coinvolgimento arrivando a coinvolgere mente, anima e cuore.

Esso va quindi coltivato,con particolare delicatezza e sensibilità alla stessa strega di un fiore prezioso e raro che, per non appassire, richiede costante attenzione. S. Valentino, il cui nome significa “colui che sta bene”, è l’occasione propizia per festeggiare – sebbene l’attuale fase pandemica richiede l’adozione di tutti gli accorgimenti – l’amore quindi la persona amata anche a distanza inviando magari un omaggio floreale o un altro dono di qualsiasi genere.

Auguriamoci essa sia quella ricchezza interiore, quel sentimento di unione, che arricchisce le nostre vite.

Praticamente un’aroma di giovinezza che non conosce limiti, attimi infiniti di serenità come splendidi pensieri si confondono con desideri ardenti in ognuno di noi. Un meraviglioso giorno di luce , calore e pace nella festa più romantica dell’anno. Un vecchio detto popolare recita: “L’amore fa miracoli”, è vero.

Se le urla alla luna si disperdono nel cielo stellato della notte il richiamo delle persone innamorate ravviva la vita. Diceva Shakespeare: “Non è grande colui che aspetta un grande motivo per combattere ma colui che, quando è in gioco l’amore, trova degno combattere anche se in palio vi è un ramoscello”.

Partendo da questa bellissima e mai tramontata definizione del poeta e drammaturgo inglese e premesso che l’amore, inteso in senso lato, ha una grandissima valenza nella vita degli esseri umani, parliamo del significato di codesta ricorrenza.

Lo facciamo percorrendo un po’ la storia del suo santo protettore e di questo giorno così speciale e ricco di romanticismo, rispetto e sensibilità per tutte le persone innamorate.

Storicamente la festa di San Valentino venne istituita nel 496, quando papa Gelasio I decise di contrapporla alla festività pagana della fertilità sostituendola con una ispirata al messaggio d’amore diffuso dall’opera di San Valentino. Il Santo, infatti, fu condannato perchè univa in matrimonio coppie a cui l’imperatore Claudio aveva negato il consenso.

Altre sono le leggende entrate a far parte della cultura popolare che hanno legato la festa degli innamorati al Santo. Cerchiamo di spiegare, innanzitutto, come nasce la tradizione di festeggiare la speciale ricorrenza.

Le origini di San Valentino sono circondate da un alone di mistero che si alternano da alcuni cenni storici a vere e proprie leggende tramandate nei secoli.

Secondo alcuni la storia, la nascita di questa festa, risale all’intento della Chiesa cattolica di porre fine al rito pagano per la fertilità in cui gli antichi romani erano soliti rendere omaggio durante il mese di febbraio al dio Lupercus.

Secondo questo cerimoniale i nomi di tutti i ragazzi e le ragazze che lo adoravano venivano posti in un’urna; un bambino poi li estraeva andando a formare alcune coppie che per un anno intero avrebbero dovuto condividere l’intimità in modo da concludere il rito della fertilità.

La Chiesa, da sempre contraria ad un simile modo di fare, trovava questo culto un’esternazione dell’immoralità e decise di trovare un Santo che sarebbe divenuto patrono di tutti gli innamorati ponendo così fine al rito Lupercale. Le celebrazioni pagane terminarono nel 496 d.C. quando Papa Gelvasio decise che da quel momento in poi si sarebbe festeggiato il culto di San Valentino.

Egli nacque a Interamna Nahars, l’attuale Terni, nel 176 d.C. e morì da martire a Roma, lungo la via Flaminia, il 14 febbraio 273. Dedicò tutta la vita alla fede cristiana e alla sua città dove in quel periodo erano perseguitati tutti i seguaci di Gesù. Nel 197 d.C. venne fatto vescovo da Papa San Feliciano ma venne fatto arrestare dall’imperatore Claudio che voleva si convertisse al paganesimo.

Valentino si rifiutò e provò a convertire lo stesso Claudio al cristianesimo, per questo venne condannato a morte e ucciso il 14 febbraio del 273 d.C.

San Valentino, le leggende

La leggenda narra che S. Valentino fu scelto proprio come patrono di tutti gli innamorati perché sembra sia stato il primo vescovo a celebrare l’unione tra un uomo pagano ed una giovane donna cristiana.

Un’altra leggenda narra un piccolo aneddoto secondo il quale un giorno Valentino passando nei pressi di un giardino sentì due giovani innamorati litigare e decise di donare loro una rosa con cui li pregò di far pace stringendo insieme il gambo della rosa senza pungersi. Successivamente si raccolse in preghiera per chiedere al Signore di tenere sempre vivo l’amore dei due ragazzi e diverso tempo dopo la coppia decise di unirsi in matrimonio chiedendo proprio a Valentino di celebrarlo.

La vicenda si diffuse a macchia d’olio tanto che molte persone decisero di andare in pellegrinaggio a Terni ogni 14 del mese che era il giorno in cui venivano fatte le benedizioni e la data in cui il vescovo morì. La festa di San Valentino come la conosciamo noi però, è nata molto tempo dopo.

Il fiore simbolo della passione e dell’amore è la rosa rossa e la serata di festa, generalmente, si conclude con una cenetta romantica al lume di candela, con la persona amata,impreziosita da spettacoli musicali. Indubbiamente una speciale ricorrenza che auguriamoci metta sempre in bella evidenza il valore dell’amore: motore della vita e sorriso del mondo!