Il caso

Procida Capitale della Cultura, quelle ombre sulla vittoria

Legami tra politica e commissione di valutazione per la scelta della Capitale italiana della Cultura. Ombre sulla vittoria di Procida.

Legami tra politica e commissione di valutazione per la scelta della Capitale italiana della Cultura. Ombre sulla vittoria di Procida.

“Non credo assolutamente che la vittoria di Procida abbia una qualche connotazione politica; se così fosse sarebbe grave, ma sono sicuro che la commissione abbia fatto un grande lavoro, sereno e imparziale”. Così il sindaco Pierluigi Biondi rispondeva a specifica domanda della stampa il giorno della comunicazione relativa alla vittoria di Procida, scelta come Capitale italiana della Cultura 2022, su L’Aquila, pure arrivata tra le dieci finaliste con un dossier di tutto rispetto. Nessun dubbio sulla trasparenza della decisione per il sindaco Biondi, ma non per il giornalista Ignazio Mangrano che su La Verità racconta di intrecci che qualche interrogativo in effetti pongono.

Sotto la lente de La Verità, i “collegamenti” tra Silvia Costa, ex eurodeputata PD e commissaria per il recupero dell’ex carcere Borbonico di Ventotene e alcuni membri della commissione. Se è comprensibile l’esultanza di Silvia Costa rispetto a un riconoscimento che “di riflesso”, impatta anche sull’attività dell’altra isola, per Mangrano comunque “la commissione del MIBACT  non sembrerebbe essere stata perfettamente terza e neutrale”.

Nello specifico, “tanto per cominciare il presidente della commissione aveva ottenuto dalla gongolante Costa l’incarico di presentare con un team di esperti un documento strategico per il recupero del carcere di Ventotene“. Nello stesso comitato era anche presente “una che sul web dichiara di aver collaborato negli ultimi dieci anni proprio con la Costa” e “soprattutto è stata nel cda della fondazione Campania festival, che figura tra gli sponsor della candidatura di Procida”. Tra gli altri commissari “un ex deputato DS, ex sindaco di Matera e presidente della fondazione che ne ha sostenuto la corsa per il titolo di capitale europea della cultura del 2019”.

“Insomma – conclude il giornalista de La Verità – si direbbe che Procida abbia giocato in casa”.

(Foto ANSA)

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