Crisi ristorazione

#Ioapro1501, i ristoratori insorgono: basta divieti

#ioapro1501, la protesta dei ristoratori dopo mesi di chiusure e divieti. Aperture e servizi al tavolo dopo le 18 il 15 gennaio.

L’hashtag lanciato in rete è #Ioapro1501: dietro, la protesta dei ristoratori stanchi e fiaccati da mesi di divieti e chiusure.

L’iniziativa #Ioapro1501 che invita i ristoratori a mantener aperte le proprie attività con servizio al tavolo dopo le 18  nasce da un vero e proprio stato di necessità della categoria dei ristoratori, ormai provati e “alla canna del gas” dopo mesi di limitazioni dei Dpcm che si sono susseguiti.

Sul web incalza la protesta di alcuni ristoratori e baristi italiani che, in attesa del prossimo Dpcm, si dicono stufi di subire «sempre più limitazioni nell’esercizio della loro attività».

L’hashtag #ioapro1501 invita a manifestare pacificamente la propria contrarietà contravvenendo alla norma, in vigore da mesi, di chiudere al pubblico bar e ristoranti dopo le 18. Una forma di disobbedienza e protesta pacifica fatta da una categoria che vuole semplicemente lavorare.

#Ioapro1501 è diventata anche una pagina Facebook che conta più di 16000 iscritti.

Serrande aperte e insegne accese quindi per il 15 gennaio. La protesta non intende esprimere dissenso nei confronti del Governo, ma mira ad esercitare quello che, per i ristoratori, è solo un pieno e libero esercizio dei diritti costituzionalmente garantiti da parte dei ristoratori italiani.

“Ci hanno trattati come untori, ci hanno imposto delle spese assurde per riaprire a maggio e poi ci hanno fatto richiudere”, ha detto al Capoluogo Luca Taralli, del direttivo Ravv, un movimento pacifico, nato proprio tra i ristoratori, durante il lockdown di marzo.

Crisi ristoratori: “Vittime di un accanimento inspiegabile da parte dello Stato”

Molti ristoratori anche abruzzesi, soprattutto nell’Aquilano, stanno vivendo un momento di crisi profonda. Ci sono quelli che avevano investito all’Aquila nel centro storico dopo tutte le difficoltà del post sisma, che si ritrovano a oggi con tantissime spese quasi quotidiane.

Ristoratori, Dpcm e locali vuoti: nessun vaccino contro il fallimento

Ci sono i canoni di locazione che non sono stati bloccati, utenze e fornitori da saldare e un “ristoro” dal Governo che non arriva se non a singhiozzo e la possibilità di fare l’asporto o il domicilio che altro non è stato che “una pezza”, ma che non basta per andare avanti.

Bar e ristoranti, un anno di serrande chiuse: aspettando il nuovo Dpcm

Per molti si tratta di chiusure che si protraggono da quasi un anno, specie per quei ristoratori che lavorano o possiedono locali in cui si fanno esclusivamente cerimonie o banchetti.

A preoccupare adesso e ad animare ulteriormente la protesta, le voci, sempre più insistenti, di un probabile blocco dell’asporto in discussione al Governo.

Dal volantino di Io Apro si apprende che l’iniziativa trae spunto dall’idea di un singolo imprenditore di Pesaro che si sarebbe inventato un nuovo tipo di Dpcm: il “Decreto Pratico Commercianti Motivati”.

#ioapro1501

Il documento, che non riporta le sigle di nessuna associazione di categoria, invita gli imprenditori del settore a tenere aperti dopo le s18 dal 15 al 17 gennaio e promette “assistenza legale alle attività in caso di sanzioni e supporto giuridico ai clienti che, per solidarietà, parteciperanno alla protesta e sarannosanzionati”.

Questi i locali in Abruzzo che per adesso hanno aderito all’iniziativa:

Provincia dell’ AQUILA

Sofietta vini e dintorni,
L.go Barberini 10, Rocca di Mezzo
Aquila

Agriturismo La Casa Rosa
Via Umberto I, 7
Colle Verrico di Montereale
Aquila

Provincia di TERAMO

La Contea
Via Vittorio Veneto,39
Teramo
18:30 Apro 21:45 chiudo

Provincia di PESCARA

Q-Zar
Viale Torre Costiera,
Marina di Città Sant’Angelo Pescara

Provincia di CHIETI

Ruvido Locale Atipico
Piazza Camillo Dellarciprete
Lanciano

Mon Amour Wine Bar Pizzeria
Galleria Karol Wojtyla 19
Sambuceto

La Taverna Fiorita
Galleria Karol Wojtyla
Sambuceto

La foto allegata all’articolo, scherzosamente provocatoria, era stata pubblicata sui social dai ragazzi della Trattoria dei Gemelli in centro storico a L’Aquila, dopo le chiusure di ottobre scorso. 

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