Dillo al capoluogo

24 ore senza gas, l’odissea (a lieto fine) di una famiglia aquilana

24 ore al freddo, senza gas, per una famiglia aquilana con 3 bimbi, complici la burocrazia e un cambio di gestore. L'intervento decisivo della Questura.

24 ore senza gas in casa, con tre bimbi piccoli e le temperature drasticamente basse, a causa di una serie di mancate comunicazioni fra un gestore e l’altro.

L’incredibile storia riguarda una famiglia aquilana che si è ritrovata all’improvviso e senza alcun avviso senza gas in casa: attorno a mezzogiorno del 7 gennaio di colpo si spengono i fornelli e va via il gas. Iniziano così le 24 ore al freddo per una famiglia composta anche da 3 bimbi piccoli: fornellino e camino per tamponare l’emergenza e poi subito alla ricerca della soluzione.

A raccontare al Capoluogo quanto successo l’avvocato Stefania Calvanese: “Qualche mese fa l’utenza della mia cliente era passata da Aterno Gas e Powe ad Hera, con qualche centinaio di euro di arretrati che, però, erano già stati rateizzati e, di volta in volta, pagati. Di solito, spetta al vecchio gestore comunicare l’avvenuto pagamento al nuovo: ma a scanso di equivoci, l’intestataria dell’utenza del gas aveva comunque inviato, via mail, al nuovo gestore comunicazione dell’avvenuto pagamento”.

Non è bastato: senza alcun preavviso e con le temperature a ridosso dello zero, sono stati apposti i sigilli all’utenza della famiglia aquilana che così si è ritrovata senza poter nemmeno ribattere. Si susseguono telefonate, email senza riuscire a trovare la quadra: la famiglia decide così di andare in Questura ed è solo qui che si smuove la situazione.

Grazie all’intervento di un funzionario dell’Upts della Questura aquilana e ad una ulteriore serie di telefonate, arriva la promessa da parte del nuovo gestore di riattivare quanto prima l’utenza: al tempo stesso, vengono offerte delle soluzioni a questo nucleo familiare per tamponare la situazione.

Oggi, il lieto fine: intorno a mezzogiorno, torna il gas.