L'approfondimento

Vaccino anti Covid: come funziona e quando arriverà per tutti

Vaccino anti Covid 19, l'approfondimento sul piano vaccinale per l'Italia. Focus sulle varie tipologie di vaccino: come funzionano? Il contributo di Riccardo Persio e del dottor Fabio Zecca.

Vaccini anti Covid 19, come funzionano? Quanto sono sicuri? Mentre da pochi giorni l’Italia, e quindi l’Abruzzo, stanno assistendo alle prime vaccinazioni contro il Covid, c’è ancora tanta titubanza nei confronti del vaccino per sconfiggere il virus che ha messo in ginocchio il mondo nel 2020.

Il 2021 è sicuramente l’anno del vaccino, proviamo allora a conoscerlo: dati Covid e medicina nella nuova rubrica dell’esperto Riccardo Persio.

Covax è un appuntamento che Riccardo Persio, dottorando all’Università Kore di Enna, propone per approfondire l’argomento vaccino: con lui, in ogni focus domenicale, un esperto professionista medico. Ieri, domenica 3 gennaio, il primo approfondimento, che si è avvalso della collaborazione e del contributo del dottor Fabio Zecca, medico aquilano specializzando della Asl di Cagliari.

Asl 1, eseguite le prime dosi 96 dosi di vaccino anti Covid: 36 a L’Aquila

In Abruzzo (dati aggiornati a sabato 2 gennaio) sono state finora vaccinate 685 persone, lo 0,7% della popolazione prevista per arrivare all’immunità di gregge.

Ieri, in serata, l’aggiornamento sulle ulteriori vaccinazioni eseguite in Regioni: ulteriori 471 dosi vaccinali, per un totale di 1155 vaccini eseguiti finora.

Siamo ancora agli inizi, se si pensa che l’Italia è allo 0,18% in percentuale per raggiungere il completamento della campagna vaccinale.

percentuali vaccinati

Vaccini anti-Covid: tre categorie di vaccini

vaccini

Questa la tabella a cura del medico aquilano Fabio Zecca e l’approfondimento da lui curato sulla distinzione delle tipologie di vaccini. 

La categoria di Vaccini M-RNA:

vi appartengono i due vaccini più noti, Pfizer – BioNTech, Moderna. Questi ultimi sono bastai su RNA messaggero (mRNA), una complessa molecola organica la cui funzione è trasferire le informazioni genetiche contenute nel DNA cellulare. L’mRNA, quindi, fornirà le informazioni necessarie per sintetizzare la proteina S (spike) del SARS-CoV-2. Così le cellule, che sintetizzano la proteina e la etichettano come pericolosa, inizializzano diversi meccanismi immunitari contro quella proteina, così da rendersi pronte in caso di futuro contatto con la particella virale vera.

L’mRNA, però, è una molecola delicata molto fragile, che si degrada in breve tempo se non stabilizzata e/ o protetta con particolari formulazioni.

Vaccini anti Covid a vettore virale

A questa categoria appartengono i candidati vaccini sviluppati da Gamaleya, AstraZeneca-Oxford e Johnson&Johnson. Questi vaccini utilizzano virus a DNA semisintetico, già impegnati con successo nella cura di malattie congenite altrimenti inguaribili. In questa tipologia di vaccino, il DNA è più stabile dell’mRNA e non richiede temperature di congelamento per essere conservato.

Anche qui, tuttavia, una volta letta l’informazione, il DNA si degrada spontaneamente.

Vaccini a sub-unità proteica

Tra questi possiamo annoverare i Novavax e Sanofi – GSK. Utilizzano una proteina S modificata, il cui ruolo immunogeno è aumentato da eccipienti immunostimolanti contenuti nella formulazione vaccinale. In questo caso si attiva un meccanismo simile a quello dei vaccini tradizionali.

Vaccini anti Covid e sicurezza

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Parte oggi la rubrica #????? che ci accompagnerà per i prossimi mesi ogni…

Pubblicato da Riccardo Persio su Domenica 3 gennaio 2021

 

Sui vaccini c’era molta attesa e, al tempo stesso, ci sono state molte fake news e disinformazione intorno all’argomento. Il fatto che il vaccino sia arrivato in tempi relativamente brevi – per gli standard che in genere richiedono sperimentazioni di questo tipo – non vuol dire che siano state compromesse le fasi di studio. La terza fase della sperimentazione farmacologica, cioè la più importante per le valutazioni di efficacia del vaccino e sicurezza dello stesso, normalmente interessa circa 3mila partecipanti: per questi vaccini anti-Covid, invece, il campione sperimentale ha interessato fra i 30 e i 60mila partecipanti. Fra le 10 e le 20 volte in più rispetto alla normalità.

Un fattore che – unito a ingenti finanziamenti pubblici, ai tagli alla burocrazia e alla cooperazione interaziendale che si è generata – ha permesso di risparmiare molto tempo, arrivando all’approvazione dei vaccini da parte degli enti preposti.

Questa l’analisi approfondita del dottor Fabio Zecca.

Vaccini, il piano vaccinale italiano

L’esperto, Riccardo Persio, poi, fornisce una tabella sulle dosi potenziali di vaccini che avrà a disposizione l’Italia, secondo i dati propri del piano vaccinale.

I dati prendono in analisi i quattro trimestri del 2021 e i primi due trimestri del 2022.

piano vaccinale italiano

Per quanto riguarda il vaccino Pfizer – BioNTech arriverà nei primi tre trimestri del 2021, con queste dosi: 8,7 milioni di dosi vaccinali nei primi tre mesi dell’anno, 8,1 nel secondo trimestre del 2021 e la dose maggiore, 10,1, nel terzo trimestre dell’anno.

10,8 dosi di vaccino in totale per l’azienda Moderna in Italia. Le dosi saranno così distribuite: 1,3 milioni nei primi tre mesi dell’anno, 4,7 nel secondo e nel terzo trimestre 2021.

I vaccini AstraZeneca saranno tutti disponibili in Italia già nei primi due trimestri del 2021. Il piano vaccinale prevede potenzialmente 40 milioni di dosi distribuite in Italia, di cui 16,2 nei primi tre mesi dell’anno e 24,2 da aprile a giugno 2021.

Johnson&Johnson è l’azienda di cui l’Italia riceverà la maggior disponibilità di dosi vaccinali, pari a 53,8 milioni di noi all’incirca. Vaccini che saranno disponibili solo dopo marzo, quindi nel secondo trimestre dell’anno. 14,8 potenziali milioni di dosi nella prima tranche, 32,3 nel terzo trimestre 2021, 6,7 nel quarto trimestre dell’anno.

Per l’azienda CureVac il piano vaccinale italiano prevede all’incirca 30 milioni di dosi vaccinali, così distribuite: 2 milioni nei primi tre mesi dell’anno, 5,4 nel secondo trimestre, 6,7 nel terzo trimestre e 8,1 negli ultimi mesi del 2021. Altri 8 milioni di dosi sono previste per i primi tre mesi del 2022.

Il vaccino Sanofi – GSK arriverà nel 2022, 40 potenziali milioni di dosi a disposizione da gennaio e giugno 2022.

 

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