Salute

Vaccino anti Covid 19, corsa a tappe: chi si vaccinerà e quando

Le tappe per la distribuzione del vaccino anti Covid 19. Prima gli over 80, nel secondo trimestre partiranno i 70enni, poi il personale scolastico. Obiettivo: concludere entro settembre 2021.

Vaccino contro il Covid 19, l’Italia è partita: sarà una campagna a tappe. Prima gli operatori sanitari, da febbraio gli over 80, i 70enni dal mese di aprile. Le tappe, tuttavia, potrebbero essere flessibili ma mirano a una conclusione precisa.

Un debutto simbolo nell’Europa colpita dal Covid per il vaccino contro il Covid 19 due giorni fa, in un 27 dicembre ormai diventato storico.

leggi anche
vax day primi vaccinati abruzzo
#vaxday
Abruzzo, è il vax day: a Teramo le prime 135 dosi di vaccino anti covid

Un vaccino non obbligatorio. Resta, purtroppo, un’ombra all’orizzonte: se non si raggiungerà il 70% di adesione al vaccino potrebbe non essere raggiunta l’immunità di gregge.  

L’Italia parte nella missione vaccinazione con un obiettivo che, ad oggi, sembra complesso: chiudere con i vaccini entro l’estate 2021. L’immunità di gregge, infatti, basterebbe a coprire tutti, per assicurare una riapertura delle scuole, nell’autunno prossimo, libera dal pericolo di contagio.

Ancora, però, restano tanti nodi da sciogliere. Quando arriveranno le altri dosi di vaccini? I tempi per la distribuzione? Quante persone sceglieranno effettivamente di vaccinarsi?

La certezza, almeno per ora, è quella data dagli accordi stipulati. L’Italia, secondo quanto stabilito in via preliminare, avrà oltre 202 milioni di dosi. Quanto basterebbe a coprire l’intera popolazione, garantendo anche una riserva all’occorrenza. C’è un solo vaccino, tuttavia, attualmente autorizzato: si tratta del vaccino Pfizer, che ha ricevuto l’ok dall’Ema e dall’Aifa. E il vaccino Pfizer è di difficile conservazione, in quanto va tenuto a 70° sotto zero.

Novità importanti arrivano dall’Inghilterra per il vaccino sviluppato da AstraZeneca e dall’Università di Oxford: è “efficace al 95%”, come quelli già approvati di Pfizer e Moderna, “ed è in grado di eliminare al 100%” i sintomi gravi che portano ai ricoveri per Covid-19, dice al Sunday Times Pascal Soriot, ad di AstraZeneca. Secondo il domenicale, il via libera delle autorità britanniche al vaccino arriverà “entro giovedì” mentre la sua distribuzione dovrebbe avvenire a partire dal 4 gennaio.

Vaccino anti Covid: quante dosi saranno disponibili

Del vaccino protagonista di questa prima fase italiana ed europea, quello di Pfizer-BioNTech, con il nome commerciale di Cominarty sono previste 27 milioni di dosi: 8,8 nel primo trimestre 2021, 8,1 nel secondo trimestre, 10,1 nel terzo. L’accelerazione dell’Ema in Ue per il vaccino dell’americana Moderna, il cui ok è previsto per il 6 gennaio, cui seguirà un evento pubblico dedicato ai cittadini l’8 gennaio, porterà 10,8 milioni di dosi: 1,4 nel primo trimestre, 4,7 nel secondo e altrettante nel terzo. Ai 38 milioni di vaccini certi Pfizer e Moderna bisogna aggiungere quelli ulteriormente opzionati che l’Ue sta negoziando con le stesse due case farmaceutiche, e poi gli altri che arriveranno in approvazione. Per AstraZeneca opzionate 40 milioni di dosi.

Alla fine dei processi autorizzativi l’Italia potrà contare, in caso vadano tutti a buon fine, anche su 26,92 milioni di dosi per il contratto con Johnson&Johnson; il contratto con Sanofi 40,38 milioni; il contratto con CureVac 30,28 milioni di dosi. In arrivo forse per l’estate anche il vaccino tutto italiano di Reithera in collaborazione con lo Spallanzani. Uno dei 65 vaccini in fase clinica che ha completato la fase  1.

Vaccino anti covid

Vaccino anti Covid 19: le tappe. Chi si vaccinerà e quando

La prima tranche di circa 10 milioni di dosi nel primo trimestre 2021 (8,749 milioni di dosi Pfizer e 1.346.000 di dosi Moderna appena ci sarà in via libera Ema) servirà a vaccinare le categorie individuate come prioritarie nelle fase iniziale della campagna di immunizzazione. Tra queste, figurano gli operatori e lavoratori sanitari e socio-sanitari (1.404.037 persone), il personale e gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (570.287) e gli anziani over 80 (4.442.048). Nelle fasi immediatamente successive a queste prime vaccinazioni le persone dai 60 e 79 anni (pari a 13.432.005) e la popolazione con almeno una comorbilità cronica (7.403.578). Tra il secondo e il terzo trimestre insegnanti e personale scolastico, e le altre categorie di popolazione appartenenti ai servizi essenziali come Forze dell’ordine, personale delle carceri e dei luoghi di comunità. Nel quarto trimestre tutti gli altri.

Vaccino anti Covid 19, come funziona la distribuzione

Per sottoporsi al vaccino, secondo le priorità definite al livello nazionale, probabilmente sarà necessaria la prenotazione così come previsto per il vaccino antinfluenzale.

Al vaglio della Asl c’è la possibilità di coinvolgere anche in questo caso i medici di base che sarebbero chiamati a smistare le richieste da parte dei loro assistiti. Ciascun paziente dovrà in ogni caso sottoporsi a due somministrazioni, a distanza di 21 giorni l’una dall’altra, per completare il ciclo di immunizzazione. Ogni flacone di vaccino Pfizer-BionTech contiene cinque dosi che vanno conservate a una temperatura tra -60 e -80 gradi.

leggi anche
Franco marinangeli
Vax day
Vaccino anti covid, Franco Marinangeli: non ci sono alibi per nessuno
covid
AttualitÀ
Covid 19, 25 nuovi positivi in Abruzzo
vax day primi vaccinati abruzzo
#vaxday
Abruzzo, è il vax day: a Teramo le prime 135 dosi di vaccino anti covid
Alpini vaccino covid
Attualita'
Vaccino anti Covid19 Abruzzo, tappa aquilana per le prime 135 dosi: supporto logistico del Nono Alpini
covid
Covid 19 abruzzo
Covid 19, la variante inglese identificata a Chieti su un paziente
covid
Gli aggiornamenti
Covid 19 in Abruzzo, 47 nuovi casi positivi
brindisi capodanno
La guida
Capodanno 2021, coprifuoco e divieti: le regole
covid vaccino
L'approfondimento
Vaccino anti Covid: come funziona e quando arriverà per tutti
covid vaccino
Monitoraggio
Vaccino anti Covid, a L’Aquila un operatore sanitario manifesta la paralisi di Bell
covid scuola
L'indagine
Covid 19, non è la scuola il motore del contagio nella seconda ondata