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Emergenza Covid 19, ispettori alla Asl 1

Covid 19, ispettori alla Asl 1 per verificare criticità e presunte inefficienze nella gestione dell'emergenza.

Ispettori della Regione Abruzzo alla Asl 1 dell’Aquila per verificare le criticità dell’azienda durante l’emergenza Covid 19.

Si tratta di una disposizione del Dipartimento Salute che risponde all’assessorato alla Sanità.

Si tratta di un primo incontro con il management, il manager Roberto Testa e i direttori. Un atto dovuto dopo la bufera delle critiche in cui si è trovata l’azienda sanitaria aquilana nelle ultime settimane.

Si parla da tempo di presunte inefficienze, tra cui i decessi di un paio di pazienti in attesa di ricovero. 

Non solo, sono tante le segnalazioni ricevute dalla redazione del Capoluogo in questi mesi, da parte di tanti pazienti Covid in sorveglianza attiva che hanno lamentato di non riuscire per giorni a mettersi in contatto con i medici Usca o con i centralini per richiedere una visita o il tampone dopo diverse settimane di quarantena.

Anche la segnalazione di un’ambulanza senza pedane che, con fatica, ha caricato a L’Aquila nei giorni scorsi un paziente con difficoltà respiratorie e di deambulazione.

Tante segnalazioni di positivi al Covid 19 praticamente abbandonati a casa, senza nessun tipo di cura domiciliare. Anche il caso di un uomo, positivo con sintomi, che non risultava tra i pazienti in sorveglianza attiva.

Problemi anche per quanto riguarda la comunicazione, spesso carente. Il manager Testa, d’altro canto, nei giorni scorsi si è scagliato contro la stampa parlando di “troppa disinformazione, troppe fake news, troppe condotte contrarie ai codici deontologici e di comportamento”, un “clima mediatico avvelenato, il cui risultato è quello di presentare una immagine distorta della sanità, negativa e pericolosa; di minare profondamente la fiducia del cittadino verso l’azienda, quando non allontanandolo dalla stessa; di creare un clima aziendale negli operatori di sfiducia, quando non di prostrazione, a fronte del gravoso e quotidiano impegno profuso, che richiede invece la massima concentrazione e l’assenza di distrazioni”.

A seguito di questo attacco, Testa ha obbligato dipendenti e dirigenti a dare previa informazione al direttore generale prima di rilasciare interviste.

L’ispezione, come ricorda Il Messaggero, è destinata ad alzare il tono dello scontro anche in Regione.

Una fase di criticità all’interno di una vera e propria emergenza sanitaria. L’onorevole della Lega, Luigi D’Eramo, aveva richiamato Testa nei giorni scorsi al rispetto de diritto di cronaca, “insopprimibile e non scalfibile, nei limiti della continenza e della verità sostanziale dei fatti”.

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