Scuola e polemiche

Scuola, stipendi personale Covid, sì no forse: dopo i ritardi, tanti slittano al 2021

Scuola, caos personale Covid. Docenti e collaboratori assunti a tempo determinato, trasferimenti, affitti e mesi di lavoro spesi: degli stipendi neanche l'ombra. Solo alcuni saranno pagati entro fine mese, gli altri tutti 'nel 2021'.

Scuola, supplenti e personale ATA ‘straordinario’ per l’emergenza Covid 19 in rosso. Docenti e assistenti assunti a tempo determinato, trasferimenti – anche fuori regione – affitti e mesi di lavoro spesi, ma degli stipendi neanche l’ombra.

Nemmeno un soldo è ancora entrato nelle tasche dei lavoratori che da ottobre (giorno più, giorno meno) sono in forze nelle scuole abruzzesi. Le notizie sulla data del pagamento degli stipendi si rincorrono, a qualcuno i soldi arriveranno entro fine novembre, altri entro metà dicembre e, gli ultimi sfortunati, si devono affidare ad un laconico ‘nel 2021’.

Un problema nazionale, che ha colpito tutti quei lavoratori chiamati a sostenere gli istituti scolastici del paese nel cuore dell’emergenza Covid, per l’anno 2020-2021. Stipendi rimasti bloccati nelle casse centrali del Miur e che sembravano sempre più lontani. Solo ora i primi pagamenti stanno arrivando –  almeno entro fine novembre – dopo mesi di nulla.

I fortunati a percepire i primi stipendi, tuttavia, saranno solo quelli le cui segreterie sono riuscite a caricare nel sistema centralizzato del Miur le paghe di docenti e personale entro il 24 novembre. Tutti gli altri slitteranno al 2021.

Il personale Covid (come viene chiamato per eccesso di sintesi), entrato in servizio tra fine settembre e fine ottobre 2020, alla vigilia di dicembre si è ritrovato, così, a non aver ancora visto un euro sul proprio conto in banca. Succede in Italia – pressoché in tutte le regioni – e dall’Abruzzo piovono segnalazioni alla redazione del Capoluogo.

Il personale ATA, entrato in servizio tra fine settembre e inizio ottobre 2020, alla vigilia di dicembre si è ritrovato, così, a non aver ancora visto un euro sul proprio conto in banca. Succede in Italia – pressoché in tutte le regioni – e dall’Abruzzo piovono segnalazioni alla redazione del Capoluogo.

C’è chi si è trasferito a L’Aquila da fuori regione, per venire a insegnare in città. Ha preso casa in affitto, va ogni mattina a lavorare con la sua automobile. Poi? Si ritrova a non percepire nulla a fine mese e a dover anticipare tutte le spese a cui va incontro mettendo le mani nelle proprie tasche e nei propri risparmi, o peggio nelle tasche delle proprie famiglie. C’è anche chi ogni mattina percorre chilometri, da lavoratore pendolare, per arrivare a scuola e tenere le sue lezioni, magari mettendo in conto di essere giustamente pagato a fine mese. E invece no. Lo stipendio non arriva.

“Più che un lavoro, sembra quasi un volontariato”, lamentano supplenti e personale Ata. Per giunta senza la minima tutela almeno fino a qualche tempo fa.

Docenti e Personale ATA Covid, cosa è successo

Quest’anno, per far fronte all’emergenza sanitaria e alle dirette conseguenze sull’organizzazione scolastica, un consistente numero di dipendenti, tra collaboratori scolastici e insegnanti, ha avuto la stipula di contratti Covid. Cioè supplenze fino a giugno, quando è previsto, appunto, il termine delle lezioni; ma con le tutele contrattuali relative a maternità, malattie, assenze e permessi  previste per le supplenze temporanee.

Docenti e personale ATA Covid, malattia con stipendi a metà

Diritti dei lavoratori, ma non per tutti!

A far discutere, inizialmente, era la possibilità di licenziamento per giusta causa (senza diritto di risarcimento), in caso di nuovo lockdown e, quindi, di chiusura delle scuole. Norma contenuta nel DL Agosto, ma poi ritirata. Superato questo primo ostacolo, la categoria di docenti e personale ATA Covid si è ritrovata di nuovo al centro dell’attenzione mediatica, suo malgrado. A causa di stipendi non percepiti per mesi.

È stata pubblicata, il 18 novembre, la nota per i ‘pagamenti urgenti dei ratei contrattuali dei contratti DL34 ex.art.231-bis. Il 24 novembre, poi una seconda nota, a chiarire la modalità e la tempistica dei pagamenti.

Gli stipendi autorizzati entro l’11 dicembre rientreranno nelle emissioni speciali del 14 dicembre, qualche giorno prima delle festività natalizie. Quelli autorizzati dopo l’11 dicembre slitteranno al 2021. Le segreterie che sono riuscite a caricare al sistema centralizzato del ministero le paghe entro il 24 novembre stanno consentendo ai propri supplenti di vedere la propria retribuzione ‘nei prossimi giorni’.

Non per tutti gli insegnanti e i collaboratori scolastici Covid, allora, sarà un buon Natale.