Emergenza covid 19

Covid 19 e sanzioni, multe salate per chi non rispetta il nuovo Dpcm

Covid 19, le misure dell'ultimo Dpcm. Rischia il carcere chi viola la quarantena.

L’impennata di casi Covid 19 ha portato a un nuovo Dpcm in vigore dal 6 novembre. La violazione delle regole porta a pesanti sanzioni.

In base anche alla divisione per colori delle regioni (fatta in base al numero dei contagi e dei positivi al Covid 19), chi non avrà un valido motivo per circolare, potrà incorrere in una sanzione da 280 euro, che può arrivare a 560 in caso di recidiva. Rischia il carcere chi viola, invece, la quarantena.

Con il nuovo Dpcm in vigore dal 6 novembre scattano anche i nuovi controlli su strada, soprattutto per chi abita nelle regioni rosse e arancioni.

Chi non avrà un valido motivo per circolare, potrà infatti incorrere in una sanzione da 280 euro, che può arrivare a 560 in caso di recidiva. Per chi viola la quarantena è prevista invece la denuncia penale con l’arresto da tre a 18 mesi, a cui si aggiunge una multa che può andare da 500 a 5mila euro.

Per potersi spostare sarà necessaria l’autocerficazione, scaricabile dal sito del ministero dell’Interno. Sono consentiti gli spostamenti per lavoro, necessità e salute, gli stessi dei primi mesi della pandemia.

Se nelle zone rosse negozi, bar e ristoranti dovranno rimanere chiusi, nelle zone gialle potranno continuare a lavorare ma con delle regole precise.

Covid 19, come funziona per i locali con il nuovo Dpcm

Al di fuori delle zone rosse e arancioni, dove è prevista la serrata di bar, ristoranti e negozi, nell’area gialla, che include anche l’Abruzzo, i locali pubblici potranno continuare a rimanere aperti fino alle 18, mentre è consentito l’asporto fino alle 22 e continuano a non esserci limiti invece per le consegne di alimenti a domicilio.I bar e ristoranti, così come i negozi, dovranno riportare un cartello che specifichi il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente sulla base dei protocolli delle linee guida vigenti.

È vietato sostare in piedi davanti ai locali e c’è un tetto massimo di 4 persone sedute a tavola a ora di pranzo.

Covid 19, che fine hanno fatto i congiunti?

I congiunti non figurano nel nuovo Dpcm. Nelle zone rosse quindi non si potrà far visita a parenti, fidanzati o amici, a meno che il familiare non sia disabile o versi in stato di bisogno perché in quel caso scatta lo stato di necessità che legittima lo spostamento.

Anzi l’art. 1 del Dpcm entrato precisa che è fortemente raccomandato l’uso delle mascherine anche nelle abitazioni tra persone non conviventi. Quindi anche nelle aree in cui gli spostamenti sono più liberi, occorre moderare la visita ai familiari.

Covid 19 e sanzioni: I ricorsi

Le sanzioni amministrative come riporta Il Sole 24 ore possono essere impugnate entro 30 giorni dalla contestazione con un ricorso davanti al Giudice di pace.

Chi non ci sta a pagare la multa potrà motivare le proprie ragioni e allegare la documentazione utile, oltre a indicare eventuali testimoni.

Se l’accusa è penale, meglio rivolgersi da subito al proprio legale e seguire l’iter processuale.

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