Emergenza covid 19

Tracciamento Covid 19, Garante privacy interrompe collaborazione tra Asl e Sed

Il Garante della privacy interrompe la collaborazione tra Asl e Sed per il tracciamento dei casi positivi al Covid 19. "Una decisione gravissima", è la denuncia del sindaco Biondi.

Covid 19, il Garante della privacy blocca la collaborazione dei lavoratori Sed con la Asl 1 per il tracciamento delle persone in sorveglianza a causa del virus.

“Il Garante della Privacy impedisce che i lavoratori del Sed collaborino con la Asl nelle operazioni di tracciamento dei cittadini soggetti a sorveglianza a causa del coronavirus. Una decisione gravissima”.

La denuncia arriva dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

“Da un lato c’è il Comune che, rispondendo a una richiesta dell’Azienda sanitaria, mette a disposizione quattro dipendenti del Servizio elaborazione dati per contribuire a implementare l’attività del call center del Dipartimento di Prevenzione, che sta compiendo uno sforzo titanico per agevolare l’attività di contact tracing di persone positive o in isolamento domiciliare. – spiega il primo cittadino – Dall’altro, invece, una burocrazia cieca e sorda alle esigenze di un territorio alle prese con la pandemia respinge una simile opportunità per motivi legati alla riservatezza dei dati che i due enti, Asl e Comune, andrebbero a integrare per una più incisiva e penetrante azione di monitoraggio”.

“È curioso come gli uffici del Garante si siano interessati su un provvedimento annunciato solo qualche giorno fa, bloccandolo tempestivamente, mentre sono mesi che attendiamo una risposta sull’accordo siglato con Lottomatica che consentirebbe alle persone di ottenere certificati e documenti dell’ufficio anagrafe presso le tabaccherie. I nostri uffici hanno formulato ripetuti solleciti e richieste di parere cadute nel vuoto. A settembre il Ministero dell’interno ci ha informato che già da maggio è stata inviata una relazione alle strutture del Garante che nessuno ha avuto il tempo ancora di leggere. In un momento di piena emergenza, in cui le persone, specie le più anziane, sono invitate a uscire il meno possibile si impedisce, per inerzia e pigrizia amministrativa, di attuare un’intesa che agevolerebbe la vita degli utenti e sgraverebbe il carico di lavoro negli uffici” ricorda il primo cittadino.

“Un atteggiamento inaccettabile: denuncerò al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministero della Salute, Roberto Speranza, questa situazione che aggrava il disagio del sistema sanitario locale e della città dell’Aquila che a ottobre ha registrato un incremento importante dei contagi, e vede impegnate tutte le istituzioni locali impegnate in prima linea per arginare l’avanzata della pandemia”.

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