Dopo il coronavirus

Sindrome post Covid19: febbre, affaticamento e tosse anche dopo la guarigione

La sindrome post Covid: i sintomi che restano anche dopo essersi negativizzati. "Salgo un piano di scale con la busta della spesa e faccio fatica a respirare". Le testimonianze

“Sono negativo, ma non ditemi che sono guarito”. La sindrome post Covid19: i sintomi che restano anche dopo la fase acuta del virus e, soprattutto, dopo il doppio tampone negativo, che significa guarigione.

Un servizio della trasmissione Le Iene ha acceso la luce sulla sindrome post Covid19. Febbre che non passa, brividi, impotenza. Cosa rimane del Covid nei guariti?

400mila le persone colpite dal Covid19 in Italia, 244mila i pazienti guariti. Ma cosa vuol dire guariti?

“Ho contratto il Covid il 12 marzo e mi sono negativizzata il 27 aprile. Ho avuto tosse, problemi ai polmoni, tremori. Ma continuo ad avere tremori e il dottore non sa cosa dirmi”.

“Oggi, a distanza di settimane dalla guarigione, faccio un piano di scale con un sacchetto della spesa e inizio ad andare in affanno”. Una delle numerose testimonianze raccolte nel servizio della trasmissione Mediaset.

“Torna la congiuntivite ed ho la nausea costante…eppure mi sono negativizzata. Sarà per i farmaci che ho preso”.

Il professor Francesco Landi, del Policlinico Gemelli di Roma, ha pubblicato con la sua équipe uno studio su una delle più importanti riviste scientifiche al mondo. Argomento del lavoro i sintomi che restano nei pazienti dopo la fase acuta del Covid19.

Dallo studio non sembra possibile parlare di piena guarigione per moltissimi pazienti. “Solo il 12.6% dei pazienti negativizzati non presenta più sintomi. Il 32% ha uno o più sintomi collegati al virus e più della metà dei guariti manifesta ben tre sintomi riconducibili al Covid19“.

“Abbiamo iniziato a richiamare pazienti con doppio tampone negativo. Da qui abbiamo cominciato a studiare questi singoli casi come qualcosa che non si conosce, cioè come si studia una nuova malattia – spiega il professor Landi – I sintomi più comuni, a distanza di due mesi dalla malattia, è l’affaticamento, cioè sensazione di spossatezza e stanchezza. Molti, inoltre, lamentano affanno, cioè mancanza di respiro. Ancora dolori articolari e sensazioni di gusto e olfatto non completamente tornati“.

“La sindrome post Covid è una malattia che ci fa dire che il Covid non è un’influenza. Per fortuna si può recuperare, ma ci vogliono molte settimane“.

In sintesi, se durante il Covid19 sono stati manifestati dei sintomi è probabile che quei sintomi restino per diverso tempo.

Su Facebook è nato un Gruppo social, Noi che il Covid lo abbiamo sconfitto. Dai post pubblicati dagli iscritti sono tantissimi i casi di pazienti negativizzati che continuano a manifestare sintomi anche acuti.

C’è chi ha la febbre da sei mesi, chi inizia ad avere problemi di concentrazione.

“Molti sintomi – spiega ancora il Professor Landi – sono legati ad un danno di un organo che permane. Infatti tutte le parti del corpo possono essere colpite dal virus. Probabilmente si tratta di problemi transitori ma bisogna capire e studiare queste conseguenze”.

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