Cultura

Le nuove stanze della poesia, Clara Di Stefano

Clara di Stefano, il ritratto della poetessa di Acciano per l'appuntamento con la rubrica Le nuove stanze della poesia a cura di Valter Marcone.

Clara Di Stefano è nata ad Acciano (L’Aquila), vive a L’Aquila dove ha insegnato Filosofia e Psicopedagogia nelle scuole superiori.

Nel 1996 ha pubblicato la raccolta “Samara d’olmo“ Edizioni Confronto ,Fondi LT, che Antonio Piromalli definisce in una unica battuta “…un canzoniere di rara sensibilità, per la freschezza emozionale e per l’autentica ricerca poetica “.

Nel 1999 per la stessa casa editrice la silloge “ A mani nude “ che è in sistanza secondo Liliala Biondi “…una catarsi emotiva… che sembra ubbidire all’imperativo nietzschiano: – scrivi col sangue – “

La sua terza silloge Sull’orlo del giorno, ha vinto il Premio Libero De Libero. Ha conseguito numerosi e prestigiosi riconoscimenti. Sue opere sono state pubblicate su riviste e antologie.

Cinque suoi testi dedicati all’infanzia sono stati musicati da maestri del Conservatorio di Trento.

A proposito di Sull’orlo del giorno ,«Ognuno si porta un paese nel cuore», si legge nelle note di presentazione dell’evento di presentazione avvenuto ad Acciano il 2 agosto 2019 , «e nel cuore e nella poetica di Clara Di Stefano Roccapreturo e la vallata Subequana hanno un posto di grande rilievo. Al suo paese e alla sua vallata ha dedicato versi suggestivi che toccano le corde più profonde e accarezzano l’anima».

Il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, le tradizioni del mondo contadino, l’esempio e lo spirito di sacrificio dei genitori, i valori. Nessuna meraviglia dunque che l’autrice abbia scelto di presentare la nuova silloge in anteprima a Roccapreturo, come segno di appartenenza, di amore e di attaccamento al suo paese e alla sua gente.

Sempre nel 2019 a Clara di Stefano è andato il premio per la poesia della Proloco “Antonio Busetti” proprio per la silloge Sull’orlo del giorno.

Il premio indetto nell’ambito della Vendemmia Letteraria 2019, con la seconda edizione del Premio “IL POETA EBBRO”. attualizza il progetto di confronto e scambio culturale tra due città italiane, L’Aquila e Spoleto, regine di cultura.

E’ stato ideato poetessa Anna Manna. L’edizione 2019 si è svolta dunque in coincidenza dell’inaugurazione della Vendemmia Letteraria curata da Sandro Costanzi ed Anna Manna presso la Galleria “Poli d’Arte” di Annamaria Polidori.

La Proloco di Spoleto “A. Busetti” ha puntato ad un alto livello artistico attraverso un Premio che richiama interesse e riunisce prestigiosi nomi della cultura aquilana. Presidente della Giuria del Premio 2019 l’insigne giornalista e poeta Mario Narducci, con la Giuria composta da Anna Manna, Jole Chessa Olivares, Daniela Fabrizi, Antonella Pagano, Sandro Costanzi.

Per decisione unanime della Giuria i premiati di quella interessante edizione 2019 sono stati nomi di primissimo piano culturale e di grande impatto comunicativo. Ma soprattutto Personalità di spicco legate profondamente alla città dell’Aquila, per nascita o per attività lavorativa e culturale.

Poesie di Clara di Stefano sono contenute nell’Antologia “Quando il poeta è donna” curata da E. Rebecchi che richiama l’attenzione sul fatto che la Di Stefano mutua spesso da Ungaretti strutture formali nervose e moduli linguistici in cui riversare una sentita dedizione alla natia terra abruzzese e agli affetti familiari.

Clara Di Stefano ha risposto con slancio ed impegno, insieme ad altri poeti all’appello della poetessa Anna Manna che ha chiesto agli amici Poeti di scrivere la storia emotiva dei giorni della pandemia corona virus i così difficili ed improvvisamente dolorosi per l’umanità tutta. Ed i poeti hanno risposto con slancio e con impegno.

Nell’Antologia i poeti sono fotografati sul precipizio della loro anima, nel momento estremo che la società globale sta vivendo. Nell’Antologia aprirà la ghirlanda di poesie la lettera che Lorenzo Spurio ha inviato ad Anna Manna come risposta al suo invito, perché nella lettera è sintetizzato in modo incredibile lo stato d’animo e la sensibilità del poeta investito dall’evento drammatico che ha coinvolto il mondo intero.

A chiusura dell’Antologia il giornalista Goffredo Palmerini firmerà un commento su questa straordinaria raccolta di “Poesia istantanea” che documenterà con i versi le emozioni del particolare drammatico periodo di dolore, sofferenze, privazioni, disagi e preoccupazioni per il futuro.

La pubblicazione dell’Antologia è prevista per il mese di febbraio 2021. Il volume sarà presentato in anteprima alla Stampa nell’anniversario dell’avvio della pandemia, a marzo 2021, presso La Sapienza Università di Roma, Centro di documentazione europea. Una seconda presentazione sarà organizzata in una sede istituzionale prestigiosa. Il Progetto nasce nell’ambito delle attività culturali del Premio Italiamia

Batte canto d’assiolo
Batte
canto d’assiolo
sulla pagina del giorno
che chiude in orosangue
sul Sirente

Signore dell’assenza
Viandante di cammini infiniti
più Ti cerco e più Ti celi

forse
il senso di questo mio frugare
a mani nude
nei roveti del Tempo

il cuore dell’attimo che sfoglio
è tutto qui
nel mio affannoso cercarTi
e nel tuo celarTi infinito

batte
canto d’assiolo
sull’ala della sera
che plana sulla valle

inquieta la vena sussulta
percorsa dall’urlo del treno
che corre
che corre
sull’orlo del giorno

Torneremo insieme
Torneremo insieme
nella mia angusta valle
di mandorli gemmata
murata
da crinali brulli
e lucidi querceti
dove
a fatica s’incunea
il nastro sfatto
dell’Aterno

il cielo
per noi
già prepara
tripudio d’aquiloni
sul ventaglio argenteo
del Sirente

ma come dirti
del sentiero aspro
delle greggi
che risalii
bambina
nelle albe terse
risonanti di belati

come dirti
del campo da mietere
rimasto solo
fra le stoppie
troppo grande
per una donna
e una bambina

come dirti
dei quaderni
con la carta scura
dei libri sbrindellati
di terza e quarta mano
pagati
con sudore amaro
di miniera

come dirti
che non mi dà pace
la fatica della madre
vista invecchiare
troppo presto

come dirti
amore
come dirti …

mi ci volle
umiltà di timo
e tenacia di ginestra
per crescere
in quel grembo avaro
dove
perfino le preghiere
suonavano
dure
più delle bestemmie

ma torneremo
torneremo insieme
nella mia angusta valle

il cielo
per noi
già prepara
tripudio d’aquiloni

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