Perdonanza 2020

La “lezione aquilana” di Victor Perez: “Quello che puoi fare quando non hai niente da perdere”

"I mondi di Victor Perez" in mostra al primo piano del palazzo delle Poste in corso Vittorio Emanuele. La presentazione.

“I mondi di Victor Perez” in mostra a L’Aquila, dalla “lezione” del terremoto al David di Donatello.

“La sera prima di ricevere il David di Donatello ero a Roma e mi sono imbattuto in una trasmissione sui 10 anni dal terremoto dell’Aquila. E mi sono detto: ’10 anni fa ero lì, con solo mutande e un pigiama, il resto distrutto’. Ecco, questo riconoscimento per me rappresenta tutto quello che si può fare quando non hai più paura, quando non hai più niente da perdere“. Questa la “lezione aquilana” che Victor Perez ha portato con sé dal 2009, fino alla conquista del David di Donatello per gli effetti speciali del film di Gabriele Salvatores, “Il ragazzo invisibile – Seconda generazione”. La lezione aquilana e quella paterna: “Quando dissi a mio padre che volevo fare l’attore mi rispose: ‘Puoi fare quello che vuoi, ma cerca di essere il migliore. Magari non ci riuscirai, ma devi almeno provarci, sennò non ha senso fare le cose'”.

victor perez

A giudicare dai risultati, Victor Perez ci sta riuscendo di giorno in giorno. Impossibile riassumere i suoi lavori, le collaborazioni con i massimi esponenti del cinema mondiale, ma per questo c’è la mostra “I mondi di Victor Perez”, in cui è esposta anche la statuetta del David di Donatello, presentata in conferenza stampa nella sede dell’esposizione, al primo piano del palazzo delle Poste di corso Vittorio Emanuele. A presentare la mostra, insieme a Perez, Mercedes Calvisi dell’Istituto Cinematografico “La Lanterna Magica” e Luca Rocci per la Provincia. Impegno dell’ultimo momento per il sindaco Biondi che doveva partecipare all’incontro.

victor perez

“Questa mostra – ha sottolineato Mercedes Calvisi – è un modo per l’Istituto di rendere omaggio a Victor per il suo affetto per L’Aquila. Ricordo con affetto la sua dedica nella serata della premiazione. Non si diventa Victor Perez perché si conoscono le persone giuste, si è Victor Perez per la fame di sapere e di fare”.

“A L’Aquila – ha aggiunto Perez – non ho trovato professori, ma professionisti che ti mettevano a disposizione il proprio sapere”, mentre sulla mostra: “In ogni singolo pezzo c’è un pezzo del mio cuore. Questo per me non è lavoro, è la mia vita”.

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