Storie di ordinaria incivilta'

Parco Nazionale d’Abruzzo, boom di ferragosto ma troppa inciviltà

Boom di visitatori nel Parco Nazionale d'Abruzzo: non manca l'inciviltà. L'Ente denuncia: "Un Parco Nazionale non è un parco giochi o un luogo usa e getta. Un Parco serve ad essere migliori e tornare a casa arricchiti".

“Cos’è un Parco Nazionale? È forse opportuno domandarselo di tanto in tanto”. Non lo hanno fatto molti, troppi turisti che hanno scelto il verde del Parco Nazionale a Ferragosto e nei giorni di ferie estive, quando il verde dell’area naturale è stato sommerso dai rifiuti gettati. Mascherine comprese.

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Questa la foto denuncia pubblicata dal Parco Nazionale sulla pagina social dell’Ente.

rifiuti parco nazionale d'abruzzo

Chiedersi cos’è un Parco, è ciò che invita a fare l’Ente, perché “non è solamente un esercizio di stile, ma anche un’azione pragmatica. Un’azione la cui utilità vale per tutti: per chi lo visita, per chi ci vive e anche per chi lavora per esso“.

“Quella che stiamo vivendo – scrive ancora in una nota l’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – è un’estate strana di un anno ancor più strano. Dopo mesi di lockdown chiusi in casa, abbiamo ripreso ad uscire ed il richiamo della natura si è fatto sentire forte nel cuore di ognuno di noi. In queste valli, come in quelle di tante altre aree protette, è giunto un grandissimo numero di persone, di sicuro molto più consistente di quello degli anni passati”.

“Noi di questo, ovviamente, non potevamo che esserne felici: abbiamo visto migliaia di famiglie, di anziani, di bambini e di ragazzi, meravigliarsi di fronte alla natura che da oltre 100 anni cerchiamo di conservare. Li abbiamo visti viverla con i polmoni aperti e con la mente sognante. Cos’è un Parco? Un Parco è un posto per sognare. Abbiamo già trovato una prima risposta alla nostra domanda”.

Parco Nazionale, primo comandamento: imparare ad amare la Natura

Un Parco serve ad essere migliori e tornare a casa arricchiti. Serve ad amare la natura, ad amare il prossimo ed anche se stessi. Serve ad immaginare nuove storie con orizzonti diversi. Questo, poi, può avvenire ed esser vero in mille modi diversi: da una passeggiata in montagna, all’avvistamento di un orso, da una attività esperenziale ad un pic nic tra amici. Sono innumerevoli le modalità attraverso cui possiamo fruire della Natura, come innumerevoli sono le connessioni tra di essa ed il nostro benessere. Un Parco nasce e vive a tutela di queste connessioni”.

“La sua prerogativa primaria ed istituzionale è e sarà sempre quella della tutela degli ecosistemi naturali, e al tempo stesso, quella di assicurare che di generazione in generazione si possa ripetere all’infinito il meravigliarsi dell’uomo di fronte alla loro magnificenza. Un Parco è questo e tanto altro. Domandarsi cos’è un Parco Nazionale, poi, aiuta anche a capire cosa questo NON è“.

Un Parco Nazionale non è un parco giochi, non è un luogo usa e getta, non è un’area attrezzata, dove a fine giornata passano gli operatori a raccogliere i rifiuti, e non è un territorio a nostra piena e completa disposizione. Non è un giardino e né tanto meno uno zoo. Ferragosto è ormai passato da pochi giorni. In questo weekend di festa, tantissimi sono coloro che hanno giustamente camminato, gioito, scoperto, mangiato e cantato su questo territorio. Nel generale comportamento corretto e civile di molti, però, abbiamo visto tante cose che non avremmo mai voluto vedere. Scene di profondo disprezzo della Natura, del Territorio e dell’Ente che è preposto alla loro tutela“.

“Osservando questi episodi ed i risultati ad essi annessi è allora lecito domandarsi: ma le persone che frequentano i Parchi e si comportano in modo scorretto si sono rese conto di dove si trovano? Hanno mai riflettuto sulle conseguenze delle loro azioni? Quanti saprebbero dare le giuste risposte a queste domande?
Vivete a pieno il nostro Parco, esploratene ogni centimetro che è possibile esplorare, respiratelo fino in fondo nei modi che più vi si addicono e che più preferite, ma, per favore, siate davvero consapevoli di cosa state osservando e di cosa significa veramente. Rispettate la storia di un Parco Nazionale vecchio 100 anni e della gente che vive in queste valli da ancor più tempo (e che ci rimane per tutto il resto dell’anno) e che continua a custodire un patrimonio naturale di tutti. Noi vi aspetteremo sempre a braccia aperte!”.

La foto, inoltre, come precisa il Parco Nazionale, è una delle tante testimonianze dell’inciviltà che, in questi giorni appena trascorsi, ha galoppato libera nelle aree del parco. “Le nostre guardie hanno pattugliato e sorvegliato quanto più possibile, ma per la mole di gente che c’era non sarebbero bastato neanche se fossero state il triplo”.

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