Scuola post covid

Scuola post Covid, mascherina sul pulmino e banchi monoposto

Scuola in presenza dopo l'emergenza Covid: dalla mascherina sul pulmino ai banchi monoposto. Le novità per il rientro a settembre.

Scuola post Covid, mascherina sul pulmino sopra i 6 anni e banchi monoposto.

Queste alcune delle linee guide anche dopo l’ultimo Dpcm per la ripresa delle lezioni in presenza a settembre dopo l’emergenza.

In vista della ripresa delle lezioni sono state approvate le linee guida per i pulmini che accompagnano a scuola bambini e ragazzi. Sotto i 6 anni nessun obbligo di mascherina, ma le corse dovranno essere potenziate per evitare che gli studenti stiano vicini.

Da sciogliere ancora il nodo sul servizio di refezione scolastica, c’è ancora da capire se sarà possibile mangiare a scuola o se i ragazzi dovranno portarsi il pasto da casa.

Scuola: Un miliardo per ripartire

Per quanto riguarda il capitolo scuola, arriva un altro miliardo tra il 2020 e il 2021 per la ripartenza in sicurezza e con il giusto numero di insegnanti e amministrativi.

Nella bozza è previsto l’incremento di 400 milioni nel 2020 e 600 milioni nel 2021 del Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 istituito presso il ministero dell’Istruzione, raddoppiando i finanziamenti del decreto rilancio (pari a 377 milioni quest’anno e a 600 milioni il prossimo).

Le risorse sono in parte minore destinate ad ampliare gli spazi dedicati all’insegnamento, anche attraverso l’affitto di strutture temporanee e l’alternanza dell’attività didattica «ad attività ludico-ricreative, di approfondimento culturale, artistico, coreutico, musicale e motorio-sportivo». La gran parte sarà invece impegnata all’attivazione di ulteriori posti di personale docente e amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata) a tempo determinato.

Scuola in presenza: questione banchi

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Intanto sono arrivati i primi risultati della gara per la fornitura di banchi monoposto in vista di settembre. Sono 14, tra quelle italiane e le straniere, le aziende che hanno partecipato al bando europeo indetto dal Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, per la fornitura di un massimo tre milioni di banchi monoposto in vista della riapertura dell’anno scolastico in sicurezza.

Di questi, la metà con sedute attrezzate di tipo innovativo. Al via adesso la procedura di valutazione delle varie offerte: la sottoscrizione dei contratti avverrà entro il 12 agosto.

Scuola in presenza: no alle classi pollaio

E’ stato firmato anche il Protocollo per la ripresa in sicurezza dell’anno scolastico. A siglarlo sono stati la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e le organizzazioni sindacali della scuola.

Dall’help desk per le scuole, alle modalità di ingresso e uscita, all’igienizzazione degli spazi, il Protocollo offre regole chiare alle istituzioni scolastiche e dovrà diventare un punto di riferimento anche per gli studenti e le famiglie.

A quanto si è appreso, le organizzazioni sindacali hanno riconosciuto il lavoro fatto dal governo per trovare le risorse per la scuola ed hanno definito l’accordo “storico” nella parte in cui superano le norme del 2008 dell’ex ministra Gelmini, “che avevano portato ai tagli e alle classi pollaio”, con l’innalzamento del numero di alunni per classe.

“E’ un accordo importante – scrive su Facebook la ministra Azzolina in un post in cui ringrazia anche i sindacati – che contiene le misure da adottare per garantire la tutela della salute di studentesse, studenti e personale, ma anche impegni che guardano al futuro e al miglioramento della scuola come il contrasto delle classi cosiddette ‘pollaio’, una battaglia che porto avanti da tempo e che rappresenta per me una priorità”.

“Si tratta di regole chiare – aggiunge Azzolina – che danno certezze a dirigenti scolastici, personale, famiglie, alle ragazze e ai ragazzi che si apprestano a tornare nelle aule. Ritengo particolarmente importante l’help desk che sarà attivato a supporto delle scuole: è la dimostrazione che non vogliamo lasciarle sole”.

“Come governo – conclude la ministra – avevamo promesso di trovare le risorse per la ripresa e lo abbiamo fatto: abbiamo 2,9 miliardi e stiamo mettendo anche fondi per consentire agli enti locali di affittare spazi per le lezioni. Non era un risultato facile, ma lo abbiamo ottenuto”.

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