L'aggiornamento

Riparata la rottura all’acquedotto a Tempera: riapre la SS17 Bis

Riparata la rottura alla condotta principale dell'acquedotto del Gran Sasso, verificatasi ieri nelle vicinanze dell'abitato di Tempera. Riaperta al traffico la SS17 Bis a senso unico alternato

Riparata la rottura alla condotta principale dell’acquedotto del Gran Sasso, verificatasi ieri nelle vicinanze dell’abitato di Tempera. Riaperta al traffico la SS17. Lavoratori della GSA impegnati in 17 ore di turno no stop per ripristinare il servizio.

È stata riparata la rottura su l’acquedotto principale del Gran Sasso, la squadra dei tecnici ha lavorato tutta la notte per individuare il foro mentre sono in corso le ultime verifiche perché l’erogazione idrica nella zona est della città non abbia alcuna criticità.

rottura acquedotto gran sasso tempera

Lo comunica l’Ufficio tecnico di Gran Sasso Acqua spa che ringrazia il corpo dei Vigili Urbani per la collaborazione e la squadra dei tecnici dell’azienda per il lavoro svolto.

Se non saranno riscontrati ulteriori problemi questo pomeriggio tornerà l’acqua per l’utilizzo igienico-sanitario, ma non sarà ancora potabile. Lo hanno confermato alla redazione del Capoluogo i tecnici della GSA.

Intanto grazie all’ultimazione dei lavori di ripristino del servizio dell’acquedotto, è stato possibile riaprire a senso unico alternato la SS17 Bis della Funivia del Gran Sasso.

L’Ufficio tecnico informa, inoltre, che per lavori urgenti e pianificati, la prossima settimana si renderà necessaria la chiusura dell’acquedotto del Chiarino. Pertanto nella giornata di martedì 7 luglio e nella mattinata di mercoledì 8 luglio potrebbero verificarsi disservizi nei Comuni di Lucoli, Tornimparte, Scoppito e nelle frazioni di Arischia, Preturo e Sassa nel Comune dell’Aquila.

Gli utenti che non dispongono di impianto di riserva oppure autoclave sono invitati a dotarsi preventivamente di un’adeguata scorta di acqua.

L’azienda si scusa per eventuali possibili disagi.

Riparata la rottura all’acquedotto, la GSA

Il presidente della Gran Sasso Acqua, Fabrizio Ajraldi, ha spiegato la difficoltà dell’intervento per la riparazione del danno sulla condotta e dell’acquedotto e ha ringraziato i tutte lue maestranze intervenute.

“Ieri pomeriggio un’importante rottura sull’addittrice principale – tecnicamente un tubo di acciaio da 700 cm di circonferenza – che trasporta l’acqua a pressione (40atmosfere) dal Gran sasso fino a tutti i comuni serviti dalla Gran sasso Acqua, ha paralizzato il servizio. Una perdita ancorché piccola con quelle pressioni comporta uno sperpero di risorsa idropotabile (e quast’anno veramente è ancor più preziosa) e soprattutto per l’intervento presuppone si chiuda e si svuoti una conduttura di quel diametro di circa Venti km”.

“Avete idea dei disagi che ciò comporta sia in termini di disservizio (tutti i serbatoi dei paesi e della città smettono di essere approvvigionati) e del tempo per rimetterla in esercizio (riempire un tubo di quelle dimensioni a quella pressione è un’operazione di una delicatezza estrema). Ebbene ieri la squadra dei reperibili è intervenuto sul posto della segnalazione assieme alla ditta incaricata ed altri operai che volontariamente hanno dato una mano (un nostro operaio vive lì non si è fatto problemi a scendere nel cantiere e mettersi a servizio dei colleghi). Stanotte alle 4:00 dopo ore di lavoro è stato rinvenuto il tubo nella porzione danneggiata a quasi sei metri di profondità”.

“Effettuata la riparazione finita alle 6:00 di mattina rimesso il tubo in pressione si è presentato un problema più a valle e dopo una notte passata a lavorare si sono rimessi a riparare anche il secondo problema. La morale è che nessuno ha fatto un fiato. In costante contatto con le maestranze nostre e della ditta esterna che si occupa degli interventi, questi signori nessuno ha battuto ciglio. Tutti hanno cenato ieri sul cantiere con delle pizze al taglio, a turno, per non interrompere i lavori: è da 17 ore che non staccano perché c’è un intero territorio che ha necessità di essere rialimentato. Territorio che in è corretta e composta attesa e fa il tifo per questi ragazzi. Mi piace vederli come l’orgoglio dell’azienda e di quella Italia a cui non bisogna chiedere di dare, perché ha ben chiaro il suo ruolo e le sue capacità e lavora lavora lavora fino a quando non si porta a casa il risultato”.

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