Terremoto e ricostruzione

Ricostruzione via Sallustio, residente minaccia di incatenarsi

Via Sallustio 81, continua la protesta dei residenti di un condominio per la ricostruzione che non c'è. A 11 anni dal sisma e a 2 dalla demolizione del palazzo, ancora tutto tace.

Minaccia di incatenarsi uno dei residenti del condominio di via Sallustio 81 all’Aquila, dal momento che sono passati già 2 anni dalla demolizione ma di ricostruzione ancora non se ne parla.

L’uomo che ha minacciato di incatenarsi e iniziare lo sciopero della fame davanti al cantiere si chiama Luca Sette ed era già stato sentito dal Capoluogo a gennaio per la situazione del condominio di via Sallustio ma da allora le cose non sono cambiate.

ll palazzo di via Sallustio di cui si parla è il civico 81, dove, al piano terra, fino al terremoto c’era Cococcetta.
È un condominio con 18 appartamenti, alcuni dei quali di proprietà di Luca Sette.

È stato demolito a novembre del 2018; quando partiranno i lavori per la sua ricostruzione verranno effettuati dall’impresa Palmerini.

Fino al terremoto del 6 aprile 2009 via Sallustio era una delle arterie del cuore storico dell’Aquila, ricca di attività commerciali e densamente abitata. Gli aquilani di buona memoria ricorderanno sicuramente gli storici magazzini Oddi, o l’Upim e ancora il pensionato dei Gesuiti e la storica discoteca Mythos o il Dadarè?

Per adesso, almeno al civico 81 di via Sallustio di ricostruire non se ne parla, ecco perchè.

Secondo quanto già spiegato da Luca Sette al Capoluogo, non riescono ancora a ricostruire, “perchè bisogna aspettare il consorzio accanto, (Burri-Gatti), i cui lavori sono stati affidati alla ditta Cingoli. Abbiamo un muro di confine che va prima messo in sicurezza e poi possono partire”.

Ci si chiede come mai, in 11 anni non sia stato messo in sicurezza almeno il muro; secondo quanto riferito è “la solita storia. La pratica ovviamente è vincolata dalle belle arti – chiarisce Sette – in quanto il palazzo è in parte vincolato”.

L’uomo si chiede come mai, “a 11 anni dal sisma una strada come via Sallustio sia così dimenticata”.

Una soluzione, secondo l’uomo, potrebbe essere quella di “commissariare il consorzio come già fatto con altri in centro storico all’Aquila. Qui si tratta di inerzia. Il centro storico della nostra città non è fatto solo dal Corso e dalla Piazza ma anche da queste strade”.

“Io qui ci sono nato e cresciuto e qui vorrei tornare. Non possono dimenticare e mettere in un angolo una strada come Via Sallustio in questo modo”.

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