Ambiente

Centro di raccolta rifiuti a Scoppito, non basterà un incontro a placare la protesta

Il Comune di Scoppito promuove un incontro informativo sul Centro di raccolta rifiuti. Il Comitato: "I cittadini andavano informati prima".

SCOPPITO – Il Comune organizza un incontro informativo sul centro di raccolta rifiuti. Il Comitato: “Bisognava informare prima di approvare il progetto”.

Si terrà sabato 27 giugno alle 18,30 presso il Parcobaleno di Scoppito l’incontro promosso dall’amministrazione comunale per illustrare il “Progetto di riqualificazione dell’ex rimessa comunale e realizzazione del Centro di raccolta per Rifiuti Solidi Urbani, materiali inerti e ingombranti di provenienza domestica”. L’incontro si è reso necessario dopo le perplessità espresse dai cittadini riunitisi nel Comitato “Rifiutiamoci”, che sostanzialmente più che il progetto in sé, contestano la sua localizzazione “troppo vicina ad abitazioni, scuola materna, e impianto sportivo polivalente. Senza contare che vicino sorgerà anche il futuro complesso generale che raccoglierà tutte scuole di Scoppito”, come spiegato a IlCapoluogo.it dal presidente del Comitato, Pasquale Contento.

Ad ogni modo, per il Comitato si tratta di una iniziativa tardiva: “Ci saremmo aspettati un’altra cosa, – spiega il presidente Contento – cioé che l’amministrazione comunale informasse i cittadini, illustrasse il progetto prima di approvarlo. Poi sarebbe stato corretto chiamare il Comitato nelle sedi istituzionali per un confronto. Comunque andremo all’incontro, perché prima di essere Comitato siamo cittadini di Scoppito”.

Il problema, comunque, rimane, ed è quello della localizzazione del Centro di raccolta rifiuti, “troppo vicina ad abitazioni, scuola materna e impianto sportivo polivalente. Senza contare che vicino sorgerà anche il futuro complesso generale che raccoglierà tutte scuole di Scoppito”. Una vicinanza che comporterebbe disagi perlomeno per quanto riguarda i cattivi odori: “Il problema riguarda principalmente due tipologie di rifiuti, l’organico e l’indifferenziato. Noi abbiamo diverse cliniche e, tra i vari comuni interessati, il Centro servirà circa 7600 persone, immaginiamo solo gli accumuli di pannolini dei bambini o pannoloni dei pazienti delle cliniche che potranno essere stoccati lì fino a 3 mesi. Queste opere si fanno isolate, perché si sa che questo materiale puzza, altrimenti se si realizza vicino a strutture o abitazioni, non ci si dovrebbero mettere questo tipo di rifiuti, ma piuttosto plastica, metallo, legno, che non puzzano. Sarà un continuo accumulo di rifiuti, perché è vero che poi i rifiuti vengono portati via, ma altri ne arrivano”.

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