La protesta

L’Aquila, un filo rosso unisce i no alla didattica a distanza

Il no alla didattica a distanza corre su un filo rosso: flash mob a piazza Duomo.

L’AQUILA – Flash mob contro la didattica a distanza: genitori, alunni e docenti in piazza.

Si è tenuto oggi pomeriggio a L’Aquila il falsh mob indetto da genitori, insegnanti, educatori e studenti contro la didattica a distanza. Circa 150, secondo gli organizzatori, le persone che hanno partecipato alla manifestazione per chiedere la riapertura regolare delle scuole a settembre, ma in sicurezza. Inoltre, “non vogliamo turnazione degli alunni, vogliamo nidi, classi composte da meno alunni, vogliamo la scuola aperta, perché la scuola è in presenza, è relazione, socializzazione e continuità”. Secondo gli organizzatori, quindi, “la scuola va riaperta, perché solo la scuola offre inclusione, uguaglianza, motivazione, socializzazione e crescita. La scuola deve essere riaperta in sicurezza, perché l’istruzione è un diritto e perché bambini e ragazzi a scuola ci vogliono tornare”.
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Si è trattato di un flash mob “statico” durante il quale i manifestanti si sono passati un gomitolo rosso, a simboleggiare la rete della “comunità educante”, dai genitori ai docenti, per finire agli stessi ragazzi, che esprime contrarietà alla didattita a distanza. Presente alla manifestazione anche l’assessore del Comune dell’Aquila, Francesco Cristiano Bignotti.

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