Accordo spaccato

Fucino, si torna a irrigare nel weekend “fino a esaurimento acqua”

Fucino, è caos sullo stop all'irrigazione nei weekend. Salta l'accordo dei 10 Comuni a colpi di revoche della precedente ordinanza sull'emergenza idrica.

Caos ordinanze e nel Fucino si torna ad irrigare anche nei weekend. Salta l’accordo tra i dieci Comuni per ‘risparmiare’ l’acqua in vista della secca estiva.

Il sindaco di Celano Santilli: “Scelta scellerata da parte di alcuni”.

Erano tutti d’accordo ed era solo un mese fa. Nei weekend i terreni del Fucino non sarebbero stati più irrigati. Una decisione presa nell’ottica della salvaguardia della risorsa idrica disponibile per l’irrigazione della Piana fucense, alle porte dei mesi caldi.

Il 29 aprile scorso, tutti i Comuni in possesso di terreni che ricadono sul Fucino avevano sancito l’accordo per emanare un’univoca ordinanza, lungo la strada della prevenzione. Sospendere l’irrigazione dal sabato al lunedì, per permettere ai pozzi di ricaricarsi. L’ordinanza era stata concordata e condivisa dai sindaci, dal Prefetto Cinzia Torraco e dalle associazioni di categoria.

prefetto stop irrigazione weekend fucino

Fucino, niente più stop irrigazione nei weekend: cosa è successo

Avezzano, Aielli, Collarmele, Celano, Cerchio, Luco dei Marsi, Pescina, San Benedetto dei Marsi, Trasacco. Questi i dieci Comuni coinvolti nell’accordo. Saltato, quasi, all’improvviso.

La scorsa settimana i primi dietrofront. Nella sola giornata di venerdì 22 maggio tre Comuni cambiano le carte in tavola. Il Comune di San Benedetto dei Marsi emana l’ordinanza un mese più tardi rispetto agli altri enti e già da venerdì 22 maggio tre Comuni si tirano indietro: Cerchio, Ortucchio e Luco dei Marsi. Poi Trasacco.

“Siamo noi stessi a non far decollare definitivamente Fucino, perché non riusciamo a guardare a 1 cm dal naso, ad avere una visione. Ognuno guarda ‘all’irrigazione del proprio orticello’ per i propri interessi. Io non anteporrò mai gli interessi di pochi, a quelli di tutti”.

Il commento e la dura presa di posizione del primo cittadino Settimio Santilli, in un post pubblicato sul suo profilo Facebook.

Contattato dalla nostra redazione, Santilli ha spiegato:

«Il principio per il quale si era proceduto a inizio maggio ad emettere un’unica ordinanza uguale ed univoca per tutti i comuni interessati nel Fucino, andava nel verso della prevenzione, ovvero scongiurare problemi seri di secca nei mesi più caldi e critici dovuti alla scarsità di precipitazioni in inverno e primavera, che erano stati manifestati già a tempo debito il 2 aprile da ERSI (Ente Regionale Servizio Idrico Integrato) in una lettera inviata a tutti i sindaci e poi ribadita anche dal Consorzio di bonifica ovest Liri-Garigliano. Le ordinanze fatte già a maggio avrebbero, tra le altre cose, permesso a tutti gli agricoltori di fare una programmazione preventiva attenta e puntuale delle loro coltivazioni per tutta la stagione, scongiurando problemi seri nei mesi in cui ci sarà un importante bisogno di irrigazione, ovvero luglio e agosto. Quel principio che avrebbe dato i suoi frutti in quei mesi, negli interessi di tutta la categoria agricola, decade e viene meno nel momento in cui, senza alcun nesso logico, confronto e preavviso, in alcuni Comuni l’ordinanza viene revocata o sospesa. Per questa ragione, poiché non esistono agricoltori di serie A ed agricoltori di serie B, per non sfavorire gli agricoltori di Celano, che devo dire avevano recepito con buon senso l’ordinanza programmando efficacemente il loro lavoro, mi vedrò costretto a revocare da subito anche io l’ordinanza, che però non sarò più disposto ad emettere nei mesi critici, perché entreremmo veramente nell’ordine del ridicolo e della barzelletta».

L’annuncio del sindaco di Celano ha scatenato, fin da subito, un effetto domino: sulla stessa lunghezza d’onda il primo cittadino di Pescina, Stefano Iulianella, che comunica la revoca dell’ordinanza emanata lo scorso 30 aprile, “Emergenza idrica in agricoltura e tutela ambientale. Sospensione dell’irrigazione dei terreni agricoli ricadenti nell’ambito del territorio comunale“.

Spiega Iulianella: «È venuta meno la ratio dell’impegno preso, con cui si voleva far capire agli agricoltori che c’era oggettivamente un problema legato alla risorsa idrica. Se avessimo fatto tutti la stessa ordinanza sarebbe passato un messaggio inattaccabile, invece, per come sono andate le cose, siamo diventati attaccabili noi amministratori. Si è andati contro le indicazioni di Consorzio di Bonifica e Prefettura. Per questo revoco l’ordinanza e non torno indietro. Si irrigasse fin quando ci sarà acqua, non adotterò altre sospensioni, neanche in estate».

Ordinanza sospesa – e non revocata – anche ad Avezzano, come anticipato dal commissario Mauro Passerotti alla nostra redazione, mentre è stata revocata, nella giornata di ieri, lunedì 25 maggio, anche dai primi cittadini di Aielli e Collarmele.

Le prime revoche

Sul sito comunale di Ortucchio viene pubblicata la sospensione dell’ordinanza dello scorso 28 aprile. prot_par 0002408 del 22-05-2020 – documento

Discorso simile per il Comune di Luco dei Marsi, dove con l’ordinanza 17 del 22 maggio, viene concessa una deroga alla precedente ordinanza (n.10 del 30 aprile), con cui veniva sospesa l’irrigazione dei dei terreni agricoli comunali. Consentita l’irrigazione per il solo weekend “precisamente dalle ore o8,00 di sabato 23 maggio 2020, fino alle ore 08,00 di lunedì 25 maggio 2020”.

Quindi, Cerchio: dove viene sospesa l’ordinanza (ordinanza_n_16) – emanata in questo caso lo scorso 7 maggio – “fino a nuove disposizioni”.

Il giorno dopo tocca a Trasacco. Cesidio Lobene, fresco della nomina a componente Ersi da parte della Provincia, firma l’ordinanza di revoca del precedente provvedimento, frutto dell’accordo tra amministratori e associazioni di categoria.

Il Capoluogo ha contattato il sindaco Lobene, per avere maggiori informazioni riguardo la decisione adottata. «Sono stato uno dei promotori dell’iniziativa, quindi mi dispiace molto essere giunto a questa decisione. Sono stato praticamente costretto ritirare l’ordinanza, a causa di mancanza di unità d’intenti da parte di alcuni Comuni e amministratori. Trasacco è uno dei Comuni che, in caso di carenza idrica, accuserebbe problemi in maniera minore, in virtù della morfologia del territorio. Nonostante questo siamo stati i primi ad aderire all’iniziativa, ma se non c’è collaborazione è inutile andare avanti. Non è possibile che i Comuni limitrofi a Trasacco non aderiscano e che i nostri agricoltori debbano restare al palo».

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