L’AQUILA – Calvario senza fine dei lavoratori FRAMIVA, senza cassa integrazione. La denuncia di Fim, Fiom e Uilm.
“Davvero senza fine il calvario dei Lavoratori della Framiva. Alla annosa vicenda legata all’aggiudicazione del bando di cessazione di azienda del fallimento della Otefal spa con tutte le preoccupazioni annesse e connesse per la tenuta occupazionale del sito di Bazzano, a partire dal mese di marzo si sono aggiunte le conseguenze dell’emergenza Covid-19″. Lo denunciano le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm, spiegando: “Dal giorno 11 marzo i Lavoratori sono a casa in cassa integrazione per Covid-19 senza nessuna forma di reddito”.
“L’azienda – precisano i sindacati – ha infatti deciso di non anticipare gli importi di CIGO e ha effettuato istanza di pagamento diretto ai dipendenti da parte dell’Inps. Da quanto risulta, l’autorizzazione della CIGO da parte dell’Istituto di previdenza sarebbe avvenuta già da alcune settimane, eppure i Lavoratori ancora oggi, 22 maggio, sono a secco! Ci si chiede se l’azienda abbia inviato con sollecitudine e con precisione tutta la documentazione necessaria affinché i Lavoratori venissero pagati, o se invece non ci sia stato un grave ritardo. Come dovrebbero fare questi Lavoratori a campare le famiglie senza né stipendio né cassa integrazione?”.
(Foto di repertorio)