Coronavirus

Abruzzo, prove tecniche per gli spostamenti fuori regione

Spostamenti fuori regione: il presidente Marsilio gioca d'anticipo, ma a precise condizioni. Gli effetti dell'ultima ordinanza in vigore da domani.

L’AQUILA – Decreto del presidente Marsilio per gli spostamenti tra province confinanti di altre regioni. È ufficiale: consentiti gli spostamenti dalla provincia di Ascoli Piceno alla provincia di Teramo e viceversa.

L’ufficialità è arrivata nel pomeriggio. Gli spostamenti saranno consentiti nei termini previsti dai rispettivi decreti regionali e dalla comunicazione dei due presidenti ai prefetti, come annunciato dal Capoluogo questa mattina.

Con decreto n°41 del 21 maggio, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio ha stabilito che “a decorrere da sabato 23 maggio 2020, previa comunicazione congiunta da parte dei Presidenti delle Regioni, dei Presidenti delle Province o dei Sindaci dei Comuni tra loro confinanti ai Prefetti competenti, sono consentiti gli spostamenti anche al di fuori della Regione Abruzzo, nei limiti della provincia o del comune confinante, da parte di coloro che risiedono in province o comuni collocati a confine tra l’Abruzzo e le altre Regioni”.

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In sostanza, viene anticipata la possibilità di spostarsi al di fuori dell’Abruzzo (prevista a livello nazionale per il 3 giugno), ma solo per quanto riguarda le province limitrofe e a determinate condizioni, tra cui la “comunicazione congiunta”, in pratica un accordo, tra le stesse regioni interessate, province e comuni. Una vasta platea da mettere d’accordo, quindi, che difficilmente si metterà in azione in modo da poter effettivamente anticipare gli spostamenti interregionali, se non per qualche eccezione.

Da questo punto di vista, infatti, gli spostamenti con le Marche sembrano essere quelli più vicini, ormai, considerato il fatto che è già in vigore un simile provvedimento del presidente Luca Ceriscioli, che consente lo stesso tipo di spostamento, alle stesse condizioni. Particolarmente interessati alla questione, la zona ex Abruzzi, con  Antrodoco, Leonessa, Amatrice, Posta e Borbona, con tanti residenti che hanno figli a studiare a L’Aquila o che comunque si recavano a far compere e visite mediche nel capoluogo abruzzese.

Insomma, il decreto del presidente Marsilio avrà l’effetto immediato di riaprire gli spostamenti con le Marche. Per il resto si dovrà attendere il 3 giugno, ma non significherà che ci si potrà spostare ovunque. Stando ad alcune anticipazioni, gli spostamenti saranno consentiti tra regioni con la stessa situazione epidemiologica.  “Ogni settimana – ha spiegato il ministro Boccia in un’intervista – c’è il termometro delle Regioni, la tenuta delle terapie intensive, i tamponi, la prevenzione territoriale, la resilienza delle strutture sanitarie. Se dovessero esserci delle Regioni ad alto rischio lo sapremo alcuni giorni prima. A quel punto si rinvierà l’apertura di una settimana. Ogni settimana ci sarà questo check-up, che ci dirà in che condizioni sono le singole Regioni”.