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Riaperture dal 18 maggio: le regole in Abruzzo per bar, ristoranti, hotel, spiagge e negozi

Via libera alle riaperture in Abruzzo dal 18 maggio dopo due mesi di serrata causati dal Coronavirus. Tutti i dettagli nell'ordinanza 59 firmata dal Presidente Marsilio.

ABRUZZO – Via libera alle riaperture in Abruzzo dal 18 maggio dopo due mesi di serrata causati dal Coronavirus. Tutti i dettagli nell’ordinanza 59 firmata dal Presidente Marsilio.

È arrivata alla firma di Marsilio, dopo giorni di trattative, l’ordinanza che ha stabilito la possibilità di riaprire per i ristoranti, i bar e in generale per chi opera nel settore della ristorazione e della somministrazione di alimenti; per  gli stabilimenti balneari, le strutture alberghiere e le strutture ricettive all’aperto; per i rifugi in montagna, gli agriturismi, le autoscuole, le attività commerciali su aree pubbliche e le attività commerciali in genere.

Leitmotiv per tutte le attività che andranno a riaprire l’obbligo di mettere a disposizione della clientela dispositivi di protezione e gel igienizzanti

Confermata anche l’indiscrezione trapelata negli scorsi giorni riguardo le seconde case: è permesso recarsi presso le proprie seconde case ed è possibile pernottarvi nel fine settimana (cioè, nelle notti tra venerdì e sabato e tra sabato e domenica)

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Riaperture dal 18 maggio in Abruzzo: i ristoranti e i bar

Nei Ristoranti in Abruzzo si potrà andare solo previa prenotazione. I tavoli avranno una distanza fra di loro di almeno un metro: posti ridotti rispetto alla capienza normale, dal momento in cui dovranno essere calcolati almeno 2 metri quadrati a cliente. Vietati bufffet e menu cartacei: si consigliano menu scritti su lavagne o consultabili su app. Si invita a pagare con metodi elettronici (meglio carte contactless). Le mascherine andranno utilizzate per i clienti nei casi in cui si vogliano recare ai servizi igienici o si rechino alla cassa: ad ogni modo, al tavolo non è necessario, ovviamente, avere la mascherina. Discorso differente per i lavoratori: guanti e mascherina sia in cucina sia per i camerieri

Per quanto riguarda i Bar in Abruzzo, oltre alle misure normali su igiene e sicurezza, dovranno essere adottati sistemi di contingentamento degli ingressi per evitare assembramenti. Vietato giocare a carte, anche all’aperto.

Riaperture dal 18 maggio in Abruzzo: gli stabilimenti

Si potrà andare in spiaggia anche quest’anno: le regole imposte per la riapertura agli stabilimenti. Anche qui: ingressi contingentati, con un ingresso ed una uscita distinti.

La distanza minima tra le file degli ombrelloni è di 3,50 metri e fra gli ombrelloni della stessa fila è di 3,50 metri; l’area complessivamente destinata ad ogni ombrellone non può comunque essere inferiore a 12 metri quadrati. Per quanto riguarda le sdraio, le sedie e i lettini bisognerà garantire il distanziamento con le attrezzature dell’ombrellone vicino di almeno 1,50 metro. Lettini distanti fra di loro almeno 2 metri.

Discorso simile anche per le spiagge libere: si pensa a convenzioni con soggetti pubblici e privati da attivare da parte del Comune. I bagnini in caso di intervento di soccorso non potranno fare la respirazione bocca a bocca.

Riaperture in Abruzzo dal 18 maggio: alberghi, campeggi e villaggi

Riaprono anche alberghi, strutture ricettive, campeggi e villaggi. Previsto un protocollo di sicurezza e azioni ad esso collegate che devono essere annotate in un registro: fra queste, la sanificazione, i disinfettanti usati, il personale che avrà condotto le operazioni in quella determinata data. Anche in questo caso, particolare attenzione andrà posta per evitare gli assembramenti in fase di arrivo o partenza.

Nei campeggi e nei villaggi sono sospese o riorganizzate e previste in piccoli gruppi le attività di svago e animazione, con spazi ed orari in modo da permettere sempre il distanziamento anche per quanto riguarda i miniclub, privilegiando aree all’aperto. Le attività sportive a squadre che non consentono il distanziamento sociale sono limitate. L’utilizzo delle piscine interne alle strutture ricettive può essere consentito solo in funzione di una limitazione di accessi.

Riaperture in Abruzzo dal 18 maggio: abbigliamento

Novità per quanto riguarda le linee adottate dalla Regione Abruzzo in questo settore. L’obbligo di sanificazione è legato alle cabine ma non agli abiti, il che riduce, almeno in parte, i costi per gli esercenti.

Discorso mascherine: per i clienti, le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, vale a dire solo se si presentano sintomi o si sospetta di essere malati (o se si presta assistenza a persone malate), salvo che intervenga una norma nazionale che ne preveda, in ogni caso, l’utilizzo obbligatorio. Per i commercianti, dipendenti, famigliari, qualora il lavoro imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative, è necessario l’uso delle mascherine, conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie

Riaperture in Abruzzo dal 18 maggio: i rifugi

Anche per quanto riguarda i rifugi si prevedono attività costanti di pulizia quotidiana e sanificazione. È assolutamente vietato l’utilizzo dei bivacchi incustoditi almeno in questa fase, tranne in caso di emergenza; comunque l’accesso equivale ad accettazione del rischio di contagio da Covid-19. È necessario usare una tenda od un sacco bivacco all’esterno.

Si raccomanda in via prioritaria di utilizzare gli spazi aperti nella somministrazione di alimenti e bevande.

I gruppi di clienti dovranno essere limitati a poche persone (ad esempio, al massimo 5 persone) per poter mantenere il distanziamento efficace per la riduzione del contagio. Anche queste indicazioni chiaramente potranno variare in base ai decreti periodici emanati a livello nazionale o regionale.

Le attività consigliate e non sono le seguenti:

  • Alpinismo e/o Scialpinismo e/o Escursionismo (estivo o invernale): praticabile seguendo le indicazioni di distanziamento come indicato e di uso della mascherina e lavaggio mani;
  • Eliski: non praticabile per spazio disponibile ristretto sull’elicottero;
  • Vie ferrate: praticabile seguendo le indicazioni di uso della mascherina e disinfezione delle mani e corde/catene e materiale;
  • Arrampicata su ghiaccio: rivalutazione nel prossimo inverno in base all’andamento della pandemia:
  • Arrampicata su roccia: praticabile seguendo le indicazioni di uso della mascherina e disinfezione delle mani e corde/catene e materiale;
  • Alpinismo extraeuropeo: al momento da valutare in base ad apertura delle frontiere e fortemente sconsigliato per inattendibilità situazioni in alcune aree e per problematicità in caso di esordio di malattia in paese extraeuropeo. Da notare che nessuna compagnia copre i trasferimenti sanitari in corso di pandemia;
  • Canyoning: praticabile seguendo le indicazioni di uso della mascherina e disinfezione delle mani.
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