Appuntamento con Emergenza Poesia. L’autore di oggi è Konstantin Dmitrievič Bal’mont.
Quando la luna sfavilla nella notturna foschia
con la sua falce tenera e lucente,
la mia anima aspira a un altro mondo,
ammaliata da lontananze infinite.
Ai boschi, ai monti, alle candide cime
io mi affretto nei sogni come uno spirito infermo,
io veglio sul mondo tranquillo
e dolcemente piango e respiro la luna.
Assorbo questo pallido splendore,
come un elfo vacillo in una rete di raggi,
ascolto il silenzio loquace.
Mi è lontano il tormento del prossimo,
mi è straniera la terra con la sua lotta,
sono una nube, un alito di brezza.
“A lume di luna” Konstantin Dmitrievič Bal’mont
Il 7 maggio 2020 ci sarà l’ultima Superluna dell’anno. La Superluna è quel fenomeno che si verifica quando la luna piena coincide con il momento di minor distanza fra Terra e Luna. Potremo dunque ammirare la Luna dei Fiori, come la chiamavano i nativi americani, detta anche Luna del Latte o della Semina del Mais.
Sembra quasi di vederla, grazie ai versi del poeta russo Bal’mont, uno dei uno dei primi poeti simbolisti dell’Epoca d’Argento della letteratura russa. Delicata e melodiosa, la sua poesia ha una sonorità suggestiva che par quasi dar senso all’ossimoro “silenzio loquace”.
A differenza del poeta però, al quale “straniera è la terra con la sua lotta” e quindi sembra quasi estraniato a livello di coscienza, la luna piena di giovedì 7 maggio si mostra nel mese dedicato al segno del Toro, legato alla consapevolezza e alla creazione: forse un buon auspicio dopo questi due mesi di alienazione.