Riaperture e primi problemi

Fase 2, il nuovo piacere delle colazioni da asporto

Prime vere colazioni d'asporto, ma c'è ancora tanta confusione. Ordinazioni telefoniche e ritmi rallentati: ma che piacere tornare a vedere banconi pieni di dolci!

Prime vere colazioni d’asporto a L’Aquila e primi problemi.

Cornetto e cappuccino, torna il piacere della classica colazione da bar anche se consumata fuori, ma prenotata esclusivamente al telefono o su internet. La confusione ‘frena’ la ripartenza a L’Aquila.

Parte anche da qui la Fase 2, definita di ‘convivenza’ con il coronavirus. Le prime colazioni tuttavia, proprio a L’Aquila, non mancano di riservare problemi. Nonostante il piacere, non solo per gli occhi, di rivedere banconi carichi di dolci da gustare.

Mentre sui social impazzano le foto di pastarelle, caffè e croissant, come rinati momenti piacevoli per cominciare la giornata, c’è chi non aveva fatto i conti con le lungaggini legate alle modalità da seguire per lo svolgimento del servizio a norma.

Come nel caso di 99 Tentazioni, gestito dalla famiglia Giangiacomo, intervistata dal Capoluogo. Gestori emozionati per la ripartenza, ma spaventati dal complesso iter ora necessario anche solo per ordinare un cappuccino.

«Noi siamo riusciti a riaprire, dopo 50 giorni di chiusura, solo perché la gestione di 99 Tentazioni è familiare. Ai ritmi ridotti consentiti dall’asporto, tutta la burocrazia legata all’interruzione della Cig, per i dipendenti, e ai problemi connessi a ciò avrebbe complicato eccessivamente il sistema lavorativo. A causa, tuttavia, della nuova modalità di ordinazione – possibile solo telefonicamente o via web – ci siamo ritrovati ostacolati e rallentati dalle procedure burocratiche, che ora complicano anche la semplice ordinazione di un caffè».

Il servizio d’asporto va prenotato telefonicamente o tramite sito internet. Che sia un caffè o un cornetto, il cliente ordina e prende appuntamento per il ritiro dei prodotti nel locale scelto. Compito dei titolari del bar evitare assembramenti e far entrare una persona alla volta per il ritiro delle ordinazioni ricevute. Gli appuntamenti sono dilazionati nel tempo. Ogni cliente dovrà indossare le mascherine.

Le modalità lavorative, con turnazioni dilazionate dei clienti per il ritiro degli ordini, hanno scoraggiato molti ristoratori e proprietari di locali e bar a decidere per la riapertura.

Il servizio di ordinazione per grandi locali funziona ed è attivo già da tempo, quando l’epidemia era ancora lontana. Diverso è reinventarsi nell’attività per i piccoli locali del territorio. Per capire se e quanto funzioneranno le nuove linee guida della Fase 2 ci vorrà ancora tempo. Molti, però, ha deciso di rinunciare in partenza.

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