Lo scontro politico

Solidarietà vs impresa, Tinari incappa nell’autogol del congiunto

Il Pd risponde all'attacco del presidente del Consiglio comunale Tinari, sul licenziamento di un suo congiunto da una azienda. "Lavoro va difeso sempre, non solo quando si tratta di parenti".

Scavalca i confini del Polo elettronico dell’Aquila, per finire direttamente in Consiglio comunale, la vicenda del licenziamento di un dipendente di un’azienda della città. Tinari attacca, la risposta del Pd: “Il lavoro va difeso sempre, non solo quando si tratta di familiari”.

Ieri, mercoledì 29 aprile, il duro attacco del Presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, Roberto Tinari, sul “ben servito” dato da un’azienda che si occupa di riciclo di materiali elettronici, a un dipendente che aveva un contratto a tempo determinato.

“In punto di diritto, un contratto scaduto potrebbe non essere rinnovato. Ma, mi chiedo, è questo il modo di essere al fianco dei cittadini in un momento così grave di pandemia e di ristrettezze?”, ha dichiarato Tinari in una comunicazione inviata alla stampa. Per poi concludere “Sarà perché il dipendente in questione è uno stretto parente del presidente del consiglio comunale, ossia di chi scrive?“.

Il post del congiunto di Tinari

Antonio Tinari post licenziamento

Il congiunto del presidente del Consiglio Comunale Tinari ha potuto usufruire di un contratto, anche se a termine, con la grande azienda aquilana, a differenza di molti concittadini che avevano comunque presentato la domanda, ma che si erano sentiti rispondere che l’azienda non aveva aperto le assunzioni alla città, in quanto impegnata a dare la precedenza agli ex dipendenti in cassa integrazione e mobilità.

Il lockdown del Coronavirus ha di fatto interrotto qualunque attività industriale e produzione connessa. Manodopera infruttuosa e, quindi, non rinnovata dall’impresa a scadenza di contratto. Le imprese normalmente si sostengono se sono fruttuose e, magari, fanno solidarietà con gli utili. I lavoratori, invece, quando perdono il lavoro possono usufruire della disoccupazione.

Tinari, la risposta del Pd aquilano

Non ha tardato ad arrivare, allora, la replica del Pd dell’Aquila, per il tramite del segretario Emanuela Di Giovambattista, all’illazione politica del Presidente del Consiglio Comunale.

È giusto intervenire a difesa del diritto al lavoro. Questo, però, va fatto sempre e per tutte le situazioni in cui esistono persone che rischiano di perderlo, non solo quando si tratta di un familiare. Ma questo comportamento non ci stupisce. Gli esponenti del centrodestra, alla guida delle principali istituzioni di città e regione, hanno dato spesso prova di mobilitarsi solo quando si tratta di difendere o sistemare propri congiunti“.

Un botta e risposta finito, inevitabilmente, sullo scontro politico. Il segretario Pd L’Aquila, Emanuela Di Giovambattista, aggiunge:

“Ci auguriamo che con la stessa solerzia il presidente del consiglio si mobiliti anche per i lavoratori interinali e del CUP della ASL, che rischiano di essere mandati a casa in queste ore. Sulla loro situazione abbiamo sentito solo la voce dei sindacati e del consigliere regionale del PD Pierpaolo Pietrucci. Ci auguriamo che il centrodestra cittadino ci affianchi anche in questa battaglia”.