L'aquila

Buoni spesa, Fida Confcommercio sul piede di guerra

Fida Confcommercio critica la scelta del Settore Politiche sociali di appoggiarsi a REPAS per l'emissione dei buoni spesa.

Fida Confcommercio sul piede di guerra per buoni spesa del Comune dell’Aquila. Nel mirino del presidente Liberati l’affidamento a REPAS.

Disappunto totale da parte del Presidente Provinciale Fida Confcommercio Angelo  Liberati riguardo le modalità decise dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune dell’Aquila nell’affidare a REPAS l’emissione dei Buoni Spesa a favore delle famiglie indigenti dell’Aquila. “368mila Euro che sono divenuti 300mila – scrive il presidente Angelo Liberati – e non si comprende perché sia diminuita e non aumentata la somma messa a disposizione dallo Stato, considerato che CONSIP riconosce una percentuale a chi affida il proprio budget da spendere”.

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“Ma facciamo un passo indietro. Il 28 marzo u.s., – scrive Liberati – con l’ennesimo Decreto, il Premier Conte ed il Ministro delle Finanze Gualtieri hanno stanziato 400 milioni di Euro da ripartire tra tutti i Comuni italiani, per far fronte alle esigenze delle persone con difficoltà economiche e finalizzati all’acquisto di alimenti e beni di prima necessità. Tali somme avrebbero dovuto essere gestite direttamente dalle Amministrazioni Comunali. Lo stesso Conte chiedeva la disponibilità da parte dei negozi alimentari tradizionali, supermercati e della distribuzione in genere, preposti al loro ritiro, di ristornare a favore delle famiglie indigenti un ulteriore 10%. I vari marchi della piccola, media e grande distribuzione avevano accolto favorevolmente la proposta del Governo, anche se con grande sforzo economico. Ed ecco che la maggior parte dei Comuni si sono adeguati stipulando accordi con gli imprenditori locali del settore”.

“Così non ha fatto il Comune dell’Aquila che appoggiandosi a REPAS ha costretto le attività convenzionate a sborsare commissioni che vanno dal 17% al 20%; denaro che poteva essere ristornato agli stessi utilizzatori per investirli nel nostro territorio. Parliamo di circa 30mila euro. Si comprende bene che, a causa di tale inqualificabile decisione da parte dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune Aquilano, non si potranno più devolvere a favore dei cittadini in difficoltà le somme previste, altrimenti, a causa dei margini già limitati, si andrebbe in perdita. Non si comprende, ancora, per quale motivo si sia giunti a tale situazione, considerato l’ottimo rapporto di collaborazione e concertazione che intercorre tra la nostra Associazione e l’Amministrazione Comunale, in particolar modo con il Sindaco Biondi, con l’Assessore alla Mobilità Urbana Carla Mannetti e con l’Assessore alle Attività Produttive e Vice Sindaco Raffaele Daniele. Restiamo pertanto in attesa dal Comune di adeguate delucidazioni in merito, anche al fine di evitare, da parte degli imprenditori coinvolti, opportune azioni al riguardo”.

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