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Emergenza Poesia, l’Aprile degli aquilani

Per noi aquilani Aprile è stato e continua ad essere davvero il mese più crudele e in questo particolare momento storico abbiamo bisogno di memoria, ma anche di ossigeno. Lo spunto poetico di oggi per la rubrica Poesia in emergenza, a cura di Alessandra Prospero

Emergenza Poesia, l’Aprile degli aquilani

Aprile, dall’odore che prelude
Al piacer che rivive
Del desiderio tu mi mostri nude
Le occulte prospettive.
Ah, versa il mirto a Mirtillo
E l’iride a Desdemona:
Ormai, per me, di una rosa anemone
S’apre il nero.

“Aprile, dall’odore che prelude”, Paul-Jean Toulet

I versi che mi sono venuti in mente di primo acchito per l’articolo odierno appartengono al celebre incipit de “La terra desolata” di Thomas Stearns Eliot:

«Aprile è il mese più crudele, genera
Lillà da terra morta, confondendo
Memoria e desiderio, risvegliando
Le radici sopite con la pioggia di primavera»

Anche se questi versi sono molto significativi, poiché esprimono l’incontenibile bisogno di noi tutti di tornare alla vita, ho preferito il testo di un altro poeta, Paul-Jean Toulet. La motivazione risiede nel fatto che per noi aquilani Aprile è stato e continua ad essere davvero il mese più crudele e in questo particolare momento storico abbiamo bisogno di memoria, ma anche di ossigeno. Il 6 Aprile lo trascorreremo in quarantena: un lutto (inteso nel senso più ampio) che si aggiunge al lutto (anche qui inteso nel senso più ampio). Ho preferito allora due strofe che possano essere di buon auspicio per questo mese, apotropaiche come le immagini che ci propone il poeta francese. Anche la sua vita cominciò in maniera forzatamente propizia: la madre, di origine creola, lo fece nascere nel Béarn, perché fosse un cittadino francese a tutti gli effetti. Ella morì due settimane dopo il parto e il padre fu costretto a tornare nelle sue piantagioni, ma Paul-Jean Toulet fu affidato ai parenti e poté così studiare. Speriamo che l’odore di Aprile preluda “al piacer che rivive” e che per tutti, come nell’ultimo verso, si apra di nuovo il nero.

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