L'approfondimento

L’Alto Aterno e il Coronavirus

In alto Aterno la situazione è tranquilla poiché non si registra nessun caso d'infezione né di contagio da Coronavirus. Molto ferrei i controlli. Il punto di Nando Giammarini

L’Alto Aterno e la situazione generale del Coronavirus: tutto diventa più difficoltoso in seguito all’ultimo DPCM.

Ulteriori, necessarie, restrizioni per sconfiggere la pandemia, in questi giorni delicati e tragici, che da qualche tempo interessa il Paese ed ha già registrato 50.418 positivi , con un incremento di 3780 in un giorno; 602 vittime nelle ultime 24 ore, con un decremento in leggera flessione rispetto ai giorni precedenti, che portano il totale a 6.077 persone.

I malati in isolamento domiciliare sono 26.522, quelli in terapia intensiva 3.204.

Nella nostra Regione la situazione è decisamente migliore: 40 sono i casi positivi al Covid-19 in provincia dell’Aquila, di cui 21 ricoverati in appropriati reparti, 5 in terapia intensiva e 10 in isolamento domiciliare. Purtroppo ci sono anche 2 decessi e fortunatamente 2 guarigioni Dei suddetti 20 sono nella Marsica, 5 nell’ area Peligno Sangrina, 5 fuori provincia, 10 nell’aquilano. In sorveglianza attiva ci sono complessivamente 643 persone, di cui 294 della Marsica, 247 dell’Aquilano e 102 dell’area Peligno-Sangrina. In sorveglianza passiva ci sono complessivamente 238 persone, di cui 144 della Marsica , 57 dell’area Peligno-Sangrina e 37 dell’aquilano. La sorveglianza attiva in quarantena fiduciaria è disposta dalla azienda sanitaria per chi ha avuto contatti stretti con casi confermati.

Ciò non significa che dobbiamo abbassare la guardia, anzi bisogna rispettare alla lettera il disposto del DPCM e le raccomandazioni delle Istituzioni locali e dei massimi esperti medici. Questa è una vera e propria “strage degli innocenti” da fermare necessariamente a costo di duri sacrifici. La più grave dal secondo dopo guerra. Il coronavirus è un nemico che al momento ci appare invincibile ma non è così, sebbene ci angosci ci spaventi lo sconfiggeremo entro breve termine sebbene ogni giorno in tutto il mondo attacca migliaia di persone con un alta percentuale di contagi e decessi. Ci sta privando degli affetti e della vicinanza delle persone care.

L’unico modo per arrestare la pericolosa infezione da Covid 19 è quello – come ripetono in continuazione mezzi d’informazione, Protezione civile, medici e infermieri, in prima linea poiché anche loro rischiano la vita a contatto con le persone ammalate, massimi esperti di virologia – di rimanere dentro casa. A questo proposito – per riportare sulla retta via coloro che di rispettare le regole non ne vogliono assolutamente sentire mi preme riportate un passo, che mi ha molto colpito, dell’intervista di un signore sulla quarantina uscito fortunatamente sano da un ospedale in cui era ricoverato per corona virus:” Che sono due o quattro settimane nella tranquillità della casa tra tv, computer e divano? Gli irriducibili sappiano che in ospedale è centomila volte peggio e sei fortunato se riesci ad uscirne vivo”

Purtroppo la vita in tempi difficili come gli attuali dominati dalla pandemia è difficile richiede quindi delle attenzioni particolari che debbono essere seguite da tutti Scorrono le giornate tutte uguali talvolta siamo presi dalla noia. Ma stiamo bene siamo a casa, in famiglia, al calore delle mura domestica dove sebbene abbiamo la sensazione di una privazione di libertà, altro non ci manca. Per chi vive da solo può essere un periodo un po’ più difficile che per gli altri. Aspettiamo che passi questa bufera ribadendo la nostra vicinanza e solidarietà a coloro che stanno soffrendo per la pandemia come pure a chi si prodiga in vario modo per i malati, una necessità epidermica di dar voce a chi , in questa disperata circostanza, non ne ha. Intanto circolano segnalazioni circa l’insufficiente se non addirittura inesistente fornitura di idonei dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario esposto a vari livelli.

A questo fine è doveroso ricordare che ieri la funzione pubblica CGIL dell’Aquila ha presentato una segnalazione-esposto alla Procura della Repubblica dell’Aquila per ‘mancata esecuzione del prelievo tampone a tutti gli operatori della sanità Pubblica e Privata . Mentre il gran cuore d’Italia sta rispondendo alla grande alla donazione per il coronavirus registriamo una tanto assurda quanto ingiustificata notizia di oggi secondo cui il governatore abruzzese, Marsilio, avrebbe affidata – tramite la Asl di Teramo, con un’indagine di mercato e una conseguente deliberazione, la 418 del 13 marzo scorso alla Mirus, la campagna di comunicazione contro il Covid 19 per un importo di 39.000 euro. Uno sperpero di danaro pubblico ed uno schiaffo alla povertà senza precedenti. Si revochi immediatamente la delibera e si usino quei soldi per acquistare tutto il materiale necessario a salvare vite umane e proteggere personale a rischio. Per questo c’ è stato uno scontro in Giunta tra i componenti della coalizione del Governatore.

In alto Aterno la situazione è del tutto tranquilla poiché non si registra nessun caso d’infezione né di contagio da Coronavirus

Tuttavia si stanno effettuando dei seri controlli affinchè venga rispettato il DPCM del 9 Marzo reso ancor più restrittivo da quello di ieri. I Sindaci sono in prima linea in questa battaglia volta a sconfiggere la terribile pandomia che affligge il paese e quotidianamente rivolgono ai loro concittadini appelli a non uscire di casa. I primi cittadini di Cagnano Amiterno e Montereale hanno attivato i servizi di consegna della spesa e di medicinali alle persone anziane o con gravi patologie facendo accordi con associazioni di volontariato che le recapitano direttamente a casa. Un grazie di cuore a quanti sono in prima linea in questa battaglia ed un fortissimo abbraccio ed un caro saluto ai miei compaesani che vivono a Bergamo affinchè in questo momento di difficoltà sentano la vicinanza ed il calore della propria terra.

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