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Coronavirus, mascherine vendute a coppie: per ad di Longara è tutto a norma

Mascherine vendute a coppia invece che in scatola; una sentenza del tribunale di Parma spegne la polemica intorno alla farmacia Longara a Scoppito.

Una sentenza del Tribunale di Parma spegne la bufera intorno alla faccenda delle mascherine vendute a coppia invece che in scatola nella farmacia Longara di Scoppito.

Ha voluto replicare all’articolo pubblicato questa mattina a seguito della denuncia di un avventore della farmacia, l’ad di Longara, il commercialista Luigi Cozza.

In questo momento la Guardia di finanza sta effettuando dei controlli all’interno della farmacia, a seguito della denuncia di un avventore che era corso in farmacia per acquistare le mascherine.

“Noi siamo tranquilli perchè abbiamo tutta la documentazione e le fatture a posto. Non c’è nessun rincaro, abbiamo venduto le mascherina basandoci sulla sentenza emessa dal giudice di Parma – replica Cozza al Capoluogo – che ha annullato la multa fatta a una farmacia che aveva venduto per mascherine singolarmente”.

“In una situazione di emergenza come quella causata dal Coronavirus e dalla penuria di mascherine che c’è in giro – chiarisce l’ad di Longara – abbiamo ritenuto seguire la giurisprudenza, anche per un fatto di opportunità e ragionevolezza nei confronti dei nostri clienti. Le mascherine scarseggiano e vendendo confezioni da 50 pezzi, non le renderebbe disponibili per tutti”.

Ieri sera la farmacia Longara aveva pubblicizzato con un post su Facebook l’arrivo e quindi la disponibilità di mascherine FFP1 ed FFP2, nonché di gel antibatterico.

Prevedibilmente, quindi, questa mattina c’era la fila all’ingresso già dalle 7:45. Una fila formata anche da medici e personale sanitario alla ricerca dei dispositivi di sicurezza contro il Coronavirus. Riusciti a guadagnare la posizione per acquistare i dispositivi, però, è arrivata l’amara sopresa di 2 a 5€, mentre solitamete una scatola di mascherine da 50 pezzi ha un prezzo che oscilla tra i 9 e i 16 euro.

“Abbiamo venduto all’inizio sei pezzi la volta, poi 2 – prosegue Cozza – abbiamo le fatture che certificano come le mascherine siano state pagate 1,70 euro più Iva e sono state vendute a 2,50 al pezzo. Le Ffp2 le abbiamo pagate 4 euro vate e le vendiamo a 7,50 Iva inclusa. Si tratta di un normale rincaro da farmacia”.

“Ci rendiamo conto della situazione difficile – conclude – da parte nostra siamo convinti di aver agito nella massima correttezza. Nessuno di noi vuole lucrare su una disgrazia come questa che ha investito tutto il Paese”.

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