Coronavirus

Coronavirus, non sospendere uso antipertensivi

Non sospendere per alcun motivo le terapie antipertensive prescritte e l'uso di Ace e Arbinibitori, non esiste correlazione ad oggi con mortalità da Covid19

L’AQUILA – Coronavirus e uso dei farmaci antipertensivi, il chiarimento del cardiologo

Non esiste alcuna conferma clinica che ci sia un legame tra l’uso di farmaci antipertensivi e la mortalità da Covid-19, ma da giorni ormai sul “fai da te” della medicina online si legge di tutto e giungono segnalazioni di pazienti che hanno scelto di sospendere le terapie antipertensive per paura di rendersi più vulnerabili a questo nuovo Coronavirus. Per chiarire la posizione dei medici abbiamo chiesto aiuto al Cardiologo aquilano Dott. Carmine Maccarone, che spiega:

«Da giorni compaiono sulla stampa notizie relative ad una presunta relazione tra morte da Covid-19 e terapie antiipertensive, in particolar modo farmaci ACE inibitori e ARB inibitori (ramipril, lisinopril, zofenopril, candesaran, irbesartan), che secondo alcune ipotesi giornalistiche potrebbero porre a rischio di mortalità i pazienti affeti da Covid-19».«In realtà – precisa il Dott. Maccarone – in questo momento non esistono evidenze scientifiche, studi sull’uomo nè tanto meno dati clinici che possano confermare l’ipotetico effetto dannoso dell’uso quotidiano di questi farmaci ipertensivi, uso diffusissimo tra chi soffre di malattie cardiovascolari. Per questo non possiamo per ora né dire che tali farmaci migliorino né che peggiorino la suscettibilità all’infezione da coronarovirus.  Tutte le Società Scientifiche (AHA American Heart Association, ESC European Society of Cardiology, ANMCO Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, SIC Societa’ Italiana di Cardiologia, SIIA Societa’ Italiana Ipertensione Arteriosa), che dettano le linee guida di comportamento al personale sanitario sulla base di evidenze scientifiche aggiornate, ribadiscono che nei pazienti ipertesi con infezioni Covid-19 il trattamento con questi farmaci ACE inibitori e ARB inibitori deve continuare ad essere eseguito.

Coronavirus e antipertensivi, danni da sospensione terapia potrebbero essere peggiori

«Allo stesso modo, tutti i pazienti che prendono farmaci per problematiche cardiovascolari non devono per alcun motivo sospendere il trattamento e i danni che potrebbe comportare l’interruzione dell’uso di questi farmaci – conclude il cardiologo aquilano – potrebbero essere ben più gravi della remota possibilità di una relazione assolutamente non comprovata da studi clinici tra queste terapie ed il covid-19».
Per futuri casi clinici che aggiorneranno, eventualmente, le posizioni della comunità scientifica bisognerà aspettare ancora molto tempo e non possiamo permetterci ora di rischiare “al buio”. Il consiglio che viene dato a tutti è di non dar retta al “fai da te” per le cure mediche, ma di ascoltare il proprio medico di famiglia, o lo specialista di riferimento, e di non sospendere per alcun motivo la terapia prescritta.

 

leggi anche
coronavirus
Aggiornamento covid-19
Coronavirus, aumentano i casi nella Marsica orientale
coronavirus
Aggiornamenti covid-19
Coronavirus, dimesso il secondo caso aquilano