Emergenza coronavirus

Coronavirus, cosa cambia per le donne in gravidanza

L'emergenza sanitaria ha bloccato visite, esami e operazioni non urgenti. Vivere la gravidanza al tempo del coronavirus: cosa c'è da sapere

L’emergenza coronavirus cambia anche esigenze e abitudini delle donne in gravidanza, responsabili per due: per se stesse e per il proprio bambino.

Ai tempi del coronavirus, la sanità in emergenza ha bloccato tutto ciò che non riguarda i contagi da Covid-19, o quasi. Fermi gli interventi e le visite non urgenti, comprese quelle ginecologiche.

Non si fermano ovviamente i controlli specifici necessari nel corso della gestazione, ma il consiglio unanime da parte dei dottori alle future mamme è quello di “uscire il meno possibile”. Per questo l’attività si svolge, in primis, attraverso triage telefonico mentre, quando necessario, viene effettuata la visita medica in ambulatorio, seguendo tutte le misure precauzionali anti-contagio. 

La regola numero uno, ovviamente, resta quella di evitare che si creino assembramenti. Valida anche e soprattutto nelle sale d’attesa degli studi medici ambulatoriali. Ecco perché si ricorre ad accessi filtrati ovunque. Come al Consultorio familiare dell’ex Onpi a L’Aquila. 

All’ex Onpi sono attive prestazioni e visite per seguire le donne incinte e per casi di interruzione volontaria di gravidanza. Tutte le altre prestazioni – rientranti tra i servizi medici offerti dal personale – sono sospese, in ottemperanza a quanto stabilito dall’ordinanza regionale. Sospesi anche i corsi pre parto o gli screening di prevenzione. 

Il triage telefonico è un primo servizio di consulenza per le pazienti. Le visite riguardanti le gravidanze – eseguite perché a carattere d’urgenza o calendarizzate per il controllo della gestazione (come, ad esempio, i prelievi per prevenire infezioni) si svolgono a distanze intervallate l’una dall’altra, per evitare contatti interpersonali. Prevedono, inoltre, l’utilizzo dei dispositivi di protezione anti-contagio.

[Clicca qui per le informazioni fornite dal Ministero della Salute]

Coronavirus, donne in gravidanza: le precauzioni da adottare

«Le pazienti in gravidanza – sia che arrivino da noi per una visita, sia come buona pratica precauzionale a casa – devono igienizzare le mani, attraverso un lavaggio che duri in media 40 secondi e l’utilizzo di gel disinfettante a base alcolica al 70%. Lavarsi le mani con sfregamento delle dita, per una pulizia più accurata».

«È preferibile, inoltre, che indossino una mascherina usa e getta, in modo da cambiarla più volte», spiega il dottor Alfonso Tiberi alla redazione del Capoluogo.

«Ovviamente permangono tutte le indicazioni sull’alimentazione da seguire in generale. Ovvero evitare di mangiare carne o pesce crudo, affettati. E di lavare frutta e verdura accuratamente, «in acqua e amuchina, almeno per quindici minuti».

Coronavirus, come influisce sulle gravidanze

«Per le donne incinte il rischio che si contragga il virus c’è, come c’è per chiunque altro, non bisogna allarmarsi. Dalla Cina, uno studio condotto su 15 pazienti in gravidanza – risultate positive al coronavirus – ha mostrato che la forma epidemica contratta era, in tutti i casi presi ad esame, molto leggera. Non ha, quindi, portato conseguenze negative, né sulle mamme né sui bambini. Ciò vuol dire che, nonostante la gravidanza causi una depressione immunitaria, questa non provoca una forma più aggressiva o debilitante del virus contratto».

Quali sono le pazienti più a rischio? «Le donne ipertese e le donne con un diabete gestazionale, possono essere le pazienti che vanno incontro a rischi maggiori. Per questo consigliamo innanzitutto di restare dentro casa, a meno di urgenze e di preferire il triage telefonico per ogni dubbio o perplessità».

«È importante ricordare, comunque, che il virus non attraversa la placenta né durante la gravidanza, né durante il parto. Inoltre, ci sono altri dati confortanti per le donne incinte: non si sono registrati esiti positivi perinatali, né aborti causati dal virus. Non fino ad ora».

Coronavirus, “non interrompere l’allattamento”

«È stata l’Organizzazione Mondiale della Sanità a chiarire che l’allattamento non va sospeso qualora la mamma dovesse risultare positiva al contagio da Covid-19 – conclude il dottor Tiberi – Non si rischia alcuna conseguenza per il neonato. L’allattamento è assolutamente sicuro, anche in virtù del fatto che il latte materno contiene anticorpi importantissimi per il piccolo».

leggi anche
cibo e medicine a domicilio
Comune dell'aquila
Coronavirus, cibo e medicine per chi non può uscire
pierluigi biondi coronavirus
Emergenza coronavirus
Coronavirus, Biondi ai sindaci: “Più controlli su titolari seconde case”
liris acquisto strumentazioni asl1
Emergenza coronavirus
Coronavirus, nuove strumentazioni contro l’emergenza per la Asl1
coronavirus e mascherine
L'aquila
Coronavirus, la Croce Rossa dona i dpi al reparto Malattie infettive
coronavirus
Aggiornamenti covid-19
Coronavirus, 30 nuovi casi in Abruzzo: salgono a 229 i positivi
autocertificazione formato digitale
Covid-19
Coronavirus, autocertificazione spostamenti: nuovo modulo e formato digitale
calciatori raccolta fondi
Raccolta fondi
Coronavirus, i calciatori d’Abruzzo a sostegno degli ospedali
coronavirus
Sanita'
Coronavirus, 23 nuovi casi in Abruzzo: c’è anche un 16enne
coronavirus
Aggiornamenti covid-19
Coronavirus, terzo caso ad Avezzano
Scuole chiuse
Attualita'
Coronavirus e scuole, che ne sarà degli esami di fine anno
coronavirus
Aggiornamenti covid-19
Coronavirus, aumentano i casi nella Marsica
coronavirus
Aggiornamento covid-19
Coronavirus, un caso positivo a Collarmele
coronavirus call center
Coronavirus/dillo al capoluogo
Coronavirus e call center, operatori temono per la loro salute
coronavirus
L'aquila
Coronavirus, un aquilano tra i 3 nuovi positivi alla Asl1
coronavirus
Valle roveto
Coronavirus, primo caso positivo a Canistro
donne incinte e covid19
Lo studio
Gravidanza, Società di Ginecologia: fare il vaccino contro i rischi della variante Delta
vaccino in gravidanza
Vaccinazioni e novita'
Sì al vaccino Covid in gravidanza, la Circolare del Ministero