La decisione

L’Aquila, effetto Coronavirus: le giostre vanno via

Coronavirus, le giostre vanno via. La decisione degli organizzatori, sentiti da il Capoluogo: il bene di tutti e la sicurezza pubblica vengono prima di ogni cosa

Coronavirus, le giostre vanno via. La decisione degli organizzatori, sentiti da il Capoluogo: il bene di tutti e la sicurezza pubblica vengono prima di ogni cosa

Una riunione stamattina e poi la decisione, subito operativa: le giostre vanno via dall’Aquila.

“Abbiamo avuto molte spese ma in questo momento il bene di tutti e la sicurezza pubblica vengono prima di ogni cosa” dice Rino Valerio, giostraio da due generazioni, a Il Capoluogo.

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Un passo indietro per responsabilità e senso civico.

“Siamo molto legati all’Aquila, in questa città veniamo da anni e generazioni. Alcuni nostri figli qui hanno frequentato anche la scuola mentre noi stavamo con il luna Park a a San Sisto o qui a via Ulisse Nurzia.
Ma in questo momento bisogna fare un passo indietro”.

Diverse le misure anti Coronavirus che erano state adottate: dalla gestione del flusso di gente al minor numero di attrazioni. Moltissimi, ciononostante, i giovani che si sono recati in zona Luna Park in questi pochi giorni di apertura, creando assembramenti e contravvenendo di fatto alle regole del buon senso e di responsabilità dovute in questo articolare momento storico.

La situazione Coronavirus è andata peggiorando a livello nazionale proprio in questi giorni e smontare, per loro, è diventata una scelta obbligata e di buon senso.

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“Quando siamo arrivati la situazione non era così emergenzjale, altrimenti non saremmo venuti. Abbiamo dovuto sostenere grosse spese per il montaggio, i collaudi, l’affitto del terreno. Ma non ci resta altro che smontare”

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