La protesta

Monticchio, niente chiesa dieci anni dopo: scatta la petizione

"I lavori post-sisma sono ingessati da un decennio. Ancora oggi le funzioni vengono celebrate in un container". La petizione de Il Passo Possibile

Chiesa parrocchiale di Monticchio, lavori fermi da dieci anni. Petizione di sollecito da parte de Il Passo Possibile.

Inoltrata richiesta di chiarimenti sulla situazione della Chiesa di Monticchio, alla Segreteria regionale Mibact, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città dell’Aquila e i Comuni del Cratere, all’Arcidiocesi metropolitana dell’Aquila e al sindaco Biondi.

“I sottoscritti intendono portare all’attenzione delle sedi competenti la situazione della Chiesa Parrocchiale di Monticchio i cui lavori post-sisma sono ingessati da un decennio. Ancora oggi le funzioni vengono celebrate in un container freddo d’inverno, rovente d’estate, che non ha le dimensioni adeguate per ospitare i fedeli nelle funzioni più sentite e che, togliendo spazio all’unica piazza del paese la rende inutilizzabile per altri scopi sociali.

La Chiesa di San Nicola ha già subito un primo intervento di consolidamento e messa in sicurezza. Ad oggi, presso il Segretariato dovrebbe essere depositato il progetto definitivo di consolidamento e restauro, relativo alla Chiesa e alla Congregazione, per un importo pari a un milione di euro già finanziato (CUP F12C1600017001) vedi G.U. 268/2015 di cui allegata in estratto. Ci auspichiamo però che questo inspiegabile stallo non porti al rischio concreto di perdita del finanziamento.

chiesa monticchio

Lo scopo della presente petizione è comunque uno e uno solo; ricreare le condizioni affinché la comunità di Monticchio non perda più di quanto ha già perso. Dopo il sisma, grazie anche alla lentezza della ricostruzione privata ci stiamo inevitabilmente disgregando; non vogliamo e soprattutto non possiamo permettere che questo processo di frantumazione sociale continui perché siamo una piccola comunità, i ragazzi non hanno punti di incontro e gli anziani sono sfiduciati e soli. È necessaria una inversione di tendenza ed è chiaro quanto sarebbe positivo e forte l’impatto che genererebbe la riconsegna delle chiavi del luogo di culto alla popolazione.

Alla Segreteria Regionale MiBACT Abruzzo, chiediamo cortesemente di essere edotti sui seguenti punti: lo stato attuale del progetto e dell’iter autorizzativo; i tempi per la definizione/conclusione del procedimento di gara; i tempi di inizio e fine lavori.

Chiediamo di fare proprio il nostro appello, prestandoci la giusta attenzione, ponendo in essere ogni azione utile (per la rispettiva competenza) poiché, per le motivazioni già illustrate, abbiamo un grande bisogno di considerazione. È passato troppo, troppo tempo; sentiamo di essere giunti ad un punto di non ritorno; o veniamo ascoltati con il giusto spirito di iniziativa e di condivisione oppure, lo capirete, ci troveremo nella inevitabile condizione di rubare la scena pubblica tentando l’impossibile pur di raggiungere il traguardo prefissatoci.

Monticchio resta in attesa di conoscere quanto richiesto in un tempo ragionevole. Nel contempo, auspichiamo che la sensibilità delle sedi competenti sia tale da concederci, ciascuno per le proprie competenze, un incontro informativo nel merito.