La polemica

Appello per la ricostruzione, Biondi bacchetta Romano: “Irresponsabile”

Appello a Mattarella per i fondi per la ricostruzione, esplode la polemica tra Paolo Romano e il sindaco Biondi.

L’AQUILA – Polemica sulle dichiarazioni di Paolo Romano sull’appello lanciato da Biondi a Mattarella sui fondi della ricostruzione. Il sindaco: “Parole da irresponsabile”.

A margine della conferenza stampa sugli impianti sportivi, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha voluto replicare alle dichiarazioni del consigliere comunale e provinciale Paolo Romano che, riguardo all’appello lanciato dallo stesso sindaco insieme ai 56 colleghi del Cratere, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva sottolineato: “È del tutto lecito chiedere i fondi per completare la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2009, ma ad oggi non capisco quale siano i dati a disposizione che hanno portato Biondi a dichiarare con matematica sicurezza che nel 2020 gli stessi termineranno, né tantomeno cosa lo induca a pensare che la rinascita del capoluogo e dei comuni del cratere possa essere derubricata dall’attuale governo all’archivio dei processi conclusi. […] Degli oltre 5 miliardi stanziati nel 2015 dal governo Renzi per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2009, restano infatti ancora a disposizione 1 miliardo e 300 milioni di euro“.

Proprio su quella cifra, Biondi ha tenuto a precisare: “Dire che ci sono ancora 1 miliardo e 300milioni significa dire che se uno ha nel portafogli 1 miliardo e 300 milioni e ha 1 miliardo e 350 milioni di debiti, è ricco. La programmazione si fa sugli stanziamenti e affermare che rispetto ai finanziamenti è tutto a posto è da irresponsabili. Romano vada a dirlo ai 56 Comuni del cratere, di centrodestra e centrosinistra, alle associazioni culturali, ai Laboratori del Gran Sasso. I dati del 2019 dicono che per la ricostruzione privata sono stati assegnati 751 milioni e nel 2020 saranno di più, 52 milioni per le strutture istituzionali, 49 e 30 milioni per università e scuole, 20 milioni di assistenza tecnica, 10 milioni per le minori entrate e altro. Significa che di quel miliardo e 300 milioni restano poco più di 300 milioni. Tra l’altro su L’Aquila non c’è più il livello di attenzione di 5 o 6 anni fa, quando c’era ancora la capacità di indignarsi e manifestare per la propria città”.

A stretto giro di posta la controreplica di Romano: “Al momento il residuo di risorse ammonta ad 1,3 miliardi di euro per tutto il cratere che coprirebbero i bisogni del 2020 e di parte del 2021” (conferenza stampa di fine anno, presenti Biondi, Fabrizi, Provenzano). È chiaro che Biondi non è in grado di ricordare quello che dice ma neppure in grado di spendere quello che ancora residua sui fondi della Ricostruzione, cioè ripeto, 1,3 miliardi di euro, e pretende che il governo stanzi subito e senza giustificativi altri fondi per avere a disposizione il 4%; questo senza avere compreso il meccanismo stesso del 4%, senza aver mai spiegato in Consiglio come lo stesse adoperando – tanto da aver costretto la sua stessa maggioranza a voler mettere in piedi una commissione d’inchiesta sul tema – e senza avere mai neanche provato a mettere a sistema quei fondi in modo da generare virtuosismi una volta terminati. Mi sembra davvero un atteggiamento responsabile e lungimirante, da vero primo cittadino. Chiarisco al sindaco di non avere mai dichiarato che fosse sbagliato chiedere fondi per la ricostruzione della nostra città, ma che fosse irrituale chiederli senza un’opportuna pianificazione della spesa da presentare a Roma, pianificazione che, se basata sul sempre più esiguo tiraggio di cui è capace il Comune, tema sul quale Biondi sfugge, non può che far fare un severo esame di coscienza a questa maggioranza”.

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