Tradizioni

Aspettando la Candelora per togliere il presepe

Perchè tante famiglie, anche nell'Aquilano, mantengono il presepe fino al giorno della Candelora, il 2 febbraio? Alla scoperta di una festa cristiana che conclude storicamente il periodo di Natale.

Natale è finito, ma in molte case il presepe c’è ancora… Pigrizia? Forse: in tanti però levano presepe e albero nel giorno della Candelora, il 2 febbraio.

“Per la santa Candelora se nevica o se plora dell’inverno siamo fora”, è un antico adagio legato a questa giornata, ricca di simbolismo e tradizione cattolico cristiana.

Quella di togliere il presepe il 7 gennaio, subito dopo l’arrivo dei Re Magi, è più che altro una necessità legata alla necessità di pulire, mettere in ordine e togliere lucine e addobbi che, magari mettono anche un po’ di tristezza una volta finito il periodo delle feste.

L’usanza di lasciare in casa almeno il presepe fino a febbraio sta lentamente riprendendo piede grazie alla voglia di riscoprire le tradizioni cristiane, vivendo uno spirito natalizio più profondo e non legato solamente ai regali, ai conviviali, all’aspetto insomma più “consumistico”.

La parola Candelora viene dal latino festum candelarum; ovvero l’usanza di benedire le candele, prima di accenderle e portarle nella processione.

Per questo,  molte famiglie abruzzesi, soprattutto nell’Aquilano, preferiscono togliere gli addobbi il 2 febbraio.

C’è anche una motivazione più strettamente religiosa; il giorno della Candelora coincide nella tradizione cattolica con la presentazione al Tempio di Gesù.

Le candele quindi simboleggiano la “luce per illuminare le genti”.

Inoltre, il giorno della Candelora per tradizione, viene considerato anche il giorno della Purificazione di Maria, a 40 giorni dal parto; per la tradizione ebraica una donna, dopo aver partorito, veniva considerata impura fino al 40esimo giorno; dopo questo periodo poteva andare nel Tempio di Gerusalemme per purificarsi.