Stangata 2020, aumenti per benzina ed RC auto

7 gennaio 2020 | 10:28
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Stangata 2020, aumenti per benzina ed RC auto

Anno nuovo, soliti aumenti. L’Aquila la provincia maggiormente colpita dal caro RC auto. Benzina più cara in tutta Italia. Tutti i dettagli.

Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per più di 29.000 abruzzesi; tanti sono gli automobilisti della regione che, secondo l’analisi di Facile.it, a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2019 dovranno fare i conti con aumenti e un peggioramento della propria classe di merito e, di conseguenza, un premio RC auto più caro; sempre in virtù dell’incidente causato, per loro non sarà nemmeno possibile ricorrere alla nuova Rc familiare. In termini percentuali si tratta del 4,10% del campione analizzato, valore non solo superiore a quello nazionale (3,76%) ma anche al dato regionale rilevato nel 2018 (3,99%). Guardando i dati a livello provinciale emerge che a L’Aquila si sono registrate le percentuali più alte di automobilisti che sono ricorsi all’assicurazione per un sinistro con colpa (4,60%); seguono Pescara (4,29%) e Teramo (4,16%). Chiude la classifica Chieti (3,47%): unica provincia abruzzese con valori inferiori alla media regionale.

Buone notizie, invece, per gli automobilisti virtuosi; per assicurare un veicolo in Abruzzo a dicembre 2019 occorrevano, in media, 458,44 euro, ovvero il 9,67% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018.

2020, aumenti sul costo della benzina.

Previste nuove stangate per i consumatori anche per quanto riguarda il costo del carburante nel nuovo anno; aumenti che in parte vengono attribuiti alle crescenti tensioni nell’area medio-orientale tra USA e Iran, ma che in realtà nulla hanno a che fare con quegli avvenimenti. “Da tempo già il Governo sta pensando, al fine di far quadrare i conti e risanare il buco economico di oltre 3 miliardi di Euro, di aumentare il prezzo della benzina e del Diesel come manovra necessaria. – afferma Marco Donzelli, Presidente del Codacons – Si prevedono infatti, grazie all’aumento delle imposte sulla benzina, gettiti di oltre 1,2 miliardi di Euro per il 2021 e più di 1,7 per il 2022. La decisione andrà a gravare ulteriormente il prezzo del carburante, il quale già di per sé ha un costo molto elevato a causa delle accise e dell’IVA al 22%. Falso attribuire quindi alle tensioni in Medio-Oriente gli aumenti dei costi – conclude il Codacons – presenteremo un esposto all’Antitrust al fine di verificare la correttezza di quanto avviene.”