Ricerca

Quando i pomodori erano viola: la ricerca che parla aquilano

La ricercatrice aquilana Sara Colanero con il suo team ha scoperto il gene che nel tempo ha mutato il colore dei pomodori. In origine erano viola.

I pomodori all’origine erano solo viola: la scoperta parla anche aquilano, grazie al contributo della ricercatrice Sara Colanero.

Sara Colanero è la ricercatrice aquilana che con il suo team ha svelato la casualità del colore rosso dei pomodori che in origine erano, appunto, violacei.

Sara Colanero, che ha studiato presso la Scuola Superiore di Sant’Anna, ha messo a punto questa ricerca sul pomodoro insieme a un gruppo tutto italiano.

La dottoressa Sara Colanero è stata guidata da Pierdomenico Perata; nel gruppo c’era anche Silvia Gonzali.

Sono state condotte due ricerche in modo indipendente in Italia, nel PlantLab dell’ Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e in Cina, dall’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino, pubblicate rispettivamente sulle riviste Plant Communications e Molecular Plant.

I ricercatori italiani hanno studiato i pomodori, scoprendo che il colore rosso non è frutto di un super-gene esclusivo di quella varietà, ma che è il comune pomodoro ad averlo perso, silenziandolo con un processo simile a quello avvenuto nell’uva, che in origine era solo nera.

Questo studio ha permesso di identificare, fra gli oltre 30.000 geni del pomodoro, quello che colora di viola la buccia della varietà Aft.

I primi pomodori infatti non erano rossi, ma viola.  Il colore che oggi li contraddistingue è infatti nato dal caso, per la mutazione di un gene.

I frutti del pomodoro oggi sono non solo di colore rosso: in alcuni casi giallo, a volte striati di verde.

Frutti viola, quasi neri, sono invece molto rari, ma noti sin dagli anni ’70, quando fu identificata una varietà di pomodoro, chiamata Anthocyanin Fruit (Aft), che presenta striature viola sulla buccia. Quando questa varietà viene incrociata con un’altra, chiamata Atroviolacea (atv), si ottengono pomodori la cui buccia è di un colore molto simile alle melanzane, dovuto all’accumulo di sostanze antiossidanti chiamate antocianine, le stesse che colorano di nero l’uva, le more e altri frutti.

pomodoro viola

Ma quale gene corrisponde ad Aft?

Il genoma del pomodoro contiene oltre 30.000 geni e uno di questi, presente sul cromosoma 10, fa sì che la varietà Aft presenti antociani nella buccia.

Ma la sua identità è rimasta ignota sino all’ultima settimana di ottobre 2019, quando i due studi indipendenti, condotti in Italia e in Cina, hanno finalmente chiarito come mai Aft ha la buccia viola mentre i normali pomodori hanno la buccia uniformemente rossa.

Avere identificato questo gene permetterà di accelerare la selezione di varietà con un più alto contenuto di sostanze antiossidanti, come gli antociani.