Premio paolo borsellino

Il Premio Paolo Borsellino torna all’Aquila

Torna all'Aquila dopo diversi anni il Premio Paolo Borsellino dedicato alla legalità e voluto dalla scuola media "Dante Alighieri".

Il Premio Nazionale “Paolo Borsellino” torna a fare tappa all’Aquila, mercoledì 16 ottobre alle 10.30 al Palazzo dell’Emiciclo.

Il Premio Paolo Borsellino che mancava nel capoluogo da alcuni anni è voluto su iniziativa della scuola media “Dante Alighieri”.

La rassegna per la legalità e l’impegno civile, alla sua 24esima edizione, quest’anno ha come tema “Gli uomini passano, le idee restano e camminano su altre gambe”.

Nella sala Ipogea, dopo i saluti di Lorenzo Sospiri – Presidente Consiglio Regionale; Pierluigi Biondi – Sindaco dell’Aquila; Giuseppe Linardi – Prefetto dell’Aquila; Orazio D’Anna – Questore dell’Aquila; Edoardo Alesse – Rettore dell’Università dell’Aquila e Antonella Tozza – Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per
l’Abruzzo, interverranno: don Aniello Manganiello – Garante del Premio Borsellino; Lina Maria Calandra – docente del Dipartimento Scienze Umane Università dell’Aquila e Antonella Conio– Dirigente Scuola Secondaria di Primo Grado “Dante Alighieri”.

L’evento, a cura della docente della scuola media Alighieri, Patrizia Dundee, sarà moderato dal giornalista Angelo De Nicola.

Previsto anche un intermezzo musicale del Quartetto di sassofoni del Liceo Musicale Coreutico “D. Cotugno”.

Parteciperanno anche gli studenti di alcune classi di tre istituti superiori cittadini: Liceo Scientifico “A.Bafile”, Liceo Musicale Coreutico “D. Cotugno” e I.IS “Amedeo d’Aosta”.

Al termine degli interventi, è previsto un dibattito in cui i ragazzi incalzeranno con delle domande, in particolare, Don Aniello Manganiello, il sacerdote di origini campane che, dai primi anni ’90 al settembre 2010, è stato il parroco di Santa Maria della Provvidenza, a Scampia.

Il suo trasferimento ha suscitato le proteste della gente e ha avuto una grande eco sui media.

La rassegna educativa, da 27 anni, è dedicata ai giovani e vuole testimoniare gratitudine a quelle personalità italiane che hanno offerto e offrono una testimonianza d’impegno, di coerenza e di coraggio particolarmente significativa nel campo della legalità, ma anche nella scuola, nella cultura e nell’impegno civile e sociale.