Restart valle dell'aterno

Restart, istruzione e facilitatori Alto Aterno

ReStart “Patto Aterno” ha visto l’adesione dei comuni dell’Alta Valle dell’Aterno, con un progetto per approfondire la conoscenza e la valorizzazione del territorio.

ReStart “Patto Aterno” è il progetto di innovazione e inclusione sociale che ha visto l’adesione dei comuni dell’Alta Valle dell’Aterno.

In tanti hanno lavorato al progetto ReStart per approfondire la conoscenza del territorio, realizzare pubblicazioni, mappe di comunità, guide e depliant per valorizzare luoghi caratteristici sconosciuti ai più.

Si tratta dei ragazzi che hanno preso parte al progetto di innovazione e inclusione sociale ReStart “Patto Aterno”che ha visto l’adesione dei comuni dell’Alta Valle dell’Aterno.

I prodotti del percorso di formazione realizzato saranno presentati durante la conclusione del progetto fissata per lunedì 30 settembre alle ore 17 nella sala consiliare del Comune di Pizzoli.

Il centro aquilano guidato dal sindaco Gianni Anastasio è capofila del progetto realizzato sui fondi messi a disposizione dell’Anci e gestito attraverso un partenariato firmato dal presidente della provincia Angelo Caruso, il primo cittadino di Barete Leonardo Gattuso, il sindaco di Cagnano Amiterno, Iside Di Martino,  il sindaco di Capitignano, Maurizio Pelosi e del rimo cittadino di Montereale, Massimiliano Giorgi.

La realizzazione del progetto è stata affidata alla Comunità Montana “Montagna di L’ Aquila” ente gestore del Piano Distrettuale Sociale, rappresentata dal commissario straordinario Paolo Federico, ed è stato realizzato con la collaborazione dell’Associazione Cittadinanzattiva.

Durante l’incontro conclusivo fissato a Pizzoli i partecipanti del progetto firmeranno un accordo per dare forza al percorso conoscitivo del territorio messo in atto dai più giovani.

Il documento, inoltre, sarà valido per supportare le idee che i ragazzi hanno messo sul piatto per il rilancio dell’Alta Valle Dell’Aterno, dare una migliore definizione agli elaborati concettuali e puntare all’impegno da parte dei partecipanti alla realizzazione di un secondo programma.

In quest’ultimo caso, fondamentale, sarò il ruolo dei facilitatori ossia dei giovani residenti nei comuni aderenti che hanno partecipato alle attività e che sono stati opportunamente formati su queste tematiche.