Cinema

Chiara Ferragni Unposted: il docufilm arriva in Abruzzo

"Chiara Ferragni Unposted": solo una domanda, perchè tanto successo?Il docufilm ambientato nell'era dei social sbanca ai botteghini abruzzesi.

Chiara Ferragni Unposted: il docufilm dell’influencer tra le più famose al mondo arriva anche in Abruzzo nei cinema.

chiara ferragni
chiara ferrgani

“Chiara Ferragni Unposted” non è un film e non solo un documentario; ma un mondo intero nel quale privato e pubblico si sovrappongono, mescolandosi, controllando comunque l’immagine, veicolo e protagonista assoluto.

“Chiara Ferragni Unposted”, dopo la presentazione ufficiale al Festival di Venezia ieri ha debuttato con più di 513 mila euro, questi i dati degli incassi a oggi nelle sale cinematografiche di tutta Italia.

Si pensa sia un ottimo risultato per un debutto in un giorno feriale; tanto che si parla già dell’esordio migliore per una produzione italiana nel 2019.

Una pellicola al centro anche di qualche polemica; perchè il “Chiara Ferragni Unposted” ha diviso da subito favorevoli e contrari.

Tra chi ci vede “l’ennesima forma di esibizionismo”, e chi non può far altro che levarsi il cappello davanti a questa giovane, bionda, bocconiana, che si definisce a pieno titolo un’imprenditrice digitale e che ha saputo far fruttare benissimo la sua immagine e quella del marito Federico Lucia, meglio conosciuto come Fedez.

Dopo l’evento di tre giorni in sala, Chiara Ferragni Unposted arriverà in streaming su Amazon Prime Video.

In occasione della prima meneghina di ieri sera, in cui Milano si è trasformata in un crogiolo di vip, (da ricordare che questa settimana c’è anche la Milano fashion week),  l’influencer italiana è apparsa sul red carpet con un abito bustier mozzafiato fatto su misura per lei da Etro.

chiara ferragni
chiara ferragni

C’era come sempre con lei il marito Fedez, ma anche la regista Elisa Amoruso e tantissimi altri celebri ospiti.

E una lunga passerella di vip ha accompagnato una serata velata anche da lacrime di commozione: c’erano Alberta e Massimo Ferretti, Jeremy Scott , Veronica Etro, Margherita Missoni, Lorenzo Serafini, Andre Della Valle, Sabina Belli, Amministratore Delegato di Pomellato , Riccardo Sciutto, Amministratore Delegato di Sergio Rossi, Leonetta Fendi e molti altri.

Senza dimenticare le sorelle dell’imprenditrice digitale, Valentina e Francesca Ferragni, e i suoi genitori, Marina Di Guardo e Marco Ferragni, sempre presenti anche sui social.

C’era l’amica del cuore Veronica Ferraro, che come Chiara nella vita fa l’influencer e Chiara Biasi, un’altra influencer, forse un po’ minore, che ha recentemente inaugurato una sua linea di scarpe dopo i costumi.

Prima ancora della première Chiara Ferragni ha fatto una sorpresa ai sui fans in due sale cinematografiche di Milano, dove è apparsa con un completo sportivo della sua collezione, per qualche foto  di rito.

chiara ferragni

Ma cos’è realmente Chiara ferragni Unposted?

Innanzitutto bisogna tener ben presente il periodo in cui è nato il docufilm: l’era dei social, del 2.0, dell’apparire spesso e a tutti i costi.

Un momento storico ben descritto dal direttore di Vanity Fair, Simone Marchetti,  come “una giungla, un Medioevo digitale di cui stiamo ancora aspettando il Rinascimento”.

Effettivamente i social non dettano regole etiche ben precise, ognuno può accedere a qualsiasi pubblico divenendo a tutti gli effetti un creatore di contenuti.

E nel docufilm di Chiara Ferragni forse il messaggio è molto chiaro: “se vuoi poi farlo, alla fine proprio come me!“, sembra dire tra le righe.

chiara ferragni fedez

Si parte dai filmini amatoriali girati dai genitori Marco e Marina, il rapporto quasi simbiotico e affettuoso con le sorelle, i viaggi adolescenziali, momenti tipici dell’infanzia di qualunque bambina nata in un contesto “fortunato” e via via avanti, fino ad arrivare al successo, alla fama, all’incontro con Fedez, a nascita del piccolo Leone fino ad arrivare al “matrimonio dell’anno” a Noto, (uno degli eventi più seguiti del 2018).

chiara ferragni
chiara ferragni
chiara ferragni

“Ero molto spaventata nel far raccontare la mia storia a un’altra persona. È da quando ho sedici anni che mi racconto attraverso i social, prima di Instagram. Lasciare il potere a qualcun’altra è stato strano, ma Elisa ha una grande sensibilità ed è riuscita a toccare temi profondi della mia vita personale e lavorativa. Mi ha fatto scoprire parti di me che non conoscevo. Come mia madre, che è ancora più importante nella mia vita perché è stata lei che mi ha insegnato ad essere quella che sono e che ha fondamentalmente utilizzato lo stesso modo che ho io di raccontarmi. Tutto è nato infatti con i filmini di famiglia, la differenza è che io li pubblico sui social”, è quanto dichiarato dalla stessa Chiara in una recente intervista a Vanity Fair.

“In tanti mi chiedono sempre come ho fatto a costruire questo business che ho fra le mani, e il modo migliore di farlo e spiegarlo è stato questo, che in un certo senso possiamo anche considerare come una specie di tutorial, uno strumento che racconta quello che sono a 360 gradi. Far capire il lavoro mio e della squadra c’è dietro, che non si ferma tutto ai soli selfie da pubblicare sui social”, chiarisce.

Il filo conduttore del docufilm alla fine è molto semplice: il mito della donna che si è fatta da sola “all’americana maniera”, partita non da un garage come un rapper consumato ma da un computer vecchio tipo ed esplosa poi nell’era del social e del selfie.

Insomma proprio come il classico clichè  americano: basta avere idee e determinazioni e la si può cogliere.

Ad arricchire la storia poi e a raccontarla meglio ci sono poi gli haters, il body shaming nei confronti delle sorelle “ree” di non avere una taglia 38, l’opposizione “del sistema della moda che inizialmente la emarginava e la scoraggiava, che faceva di tutto per ostacolarla perché lei veniva da fuori”.

Ma come inizia il “fenomeno” Chiara Ferragni?

Nel 2009  Chiara Ferragni, studentessa di Cremona iscritta alla Bocconi, fonda un blog The blonde salad.

ferragni

Ma prima ancora era Flicks il suo mondo, una sorta di antenato di Instagram, dove postava il suo look con marchi annessi.

Erano i tempi in cui le Superga e i jeans di Hm facevano da padroni nei suoi look sbarazzini, oggi sempre più sofisticati e molto meno alla portata di tutti.

“The blonde salad” ben presto si è trasformato e da un blog su abbigliamento e consigli di viaggio, oggi conta 781 mila follower.

E poi c’è il suo profilo ufficiale Instagram, con 16,6 milioni di follower, quello del suo brand di abbigliamento “chiaraferragnicollection” conta 1 milione di follower.

chiara ferragni

Uno spazio anche per Matilda, il cane di Chiara Ferragni, che in qualche modo è stato galeotto nella sua storia con fedez; Matilda su Instagram ha 306mila follower e 40mila interazioni a post.

E poi c’è il bambino, il piccolo Leone, amato e coccolatissimo da mamma Chiara e papà Fedez con tanti profili a lui dedicati dai fans e ancora la mamma Marina Di Guardo, scrittrice e nonna in action.

Tutto questo non è solo social, ma un’azienda vera e propria con dei dipendenti al seguito per un fatturato di svariati milioni di euro l’anno

L’avventura di Chiara Ferragni che oggi culmina con un film a lei dedicato è una storia iniziata anni fa con accanto l’allora compagno Riccardo Pozzoli, il primo probabilmente ad aver intuito delle potenzialità in questa ragazza bionda e minuta che scriveva su un blog con il nick di Diavoletta 87 e che in estate andava a lavorare in risaia dopo la scuola per comperarsi la cintura di Gucci.

Oggi questa ragazza ce l’ha fatta e le risaie sono molto lontane; commossa e stupita Chiara Ferragni ha lasciato in queste ore proprio a Instagram un commento sul successo della pellicola.

chiara fedez

“È l’una di notte e da circa 3 ore sto leggendo i direct messages che mi state mandando. Mi emoziono, piango e sorrido a questa ondata di sentimenti che state condividendo con me. La maggior parte di voi sta amando @chiaraferragniunposted ma, ancora più importante, la maggior parte di voi sta apprezzando la persona che sono, i valori per cui mi batto ed il modo onesto e reale con il quale racconto la mia storia, con tutti i suoi alti e bassi. Molti di voi si sentono più potenti dopo aver visto questo documentario, sentono di poter lavorare verso i propri sogni, di credere di più nell’imprevedibilità della vita con tutti i suoi movimenti pazzi e capiscono che trovare il proprio percorso passo dopo passo invece che avere una chiara visione dal principio è assolutamente normale. Ad ognuno di voi, GRAZIE MILLE. GRAZIE UN MILIONE”.

Uno dei primi commenti è stato quello di Fedez: “Brava patata!”, seguito da un cuoricino.

chiara ferragni

 

 

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