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Avezzano Calcio: crisi di gioco e (imminente) cessione societaria

L’Avezzano Calcio continua a far parlare. Da un lato il momento no della squadra, dall’altro le indiscrezioni di un imminente avvicendamento societario.

Tempo di cambiamenti in casa Avezzano Calcio e pare che la rivoluzione possa non riguardare solo la crisi di risultati di queste prime battute stagionali.

A pochi giorni dal pari insoddisfatto del Dei Marsi, l’Avezzano Calcio prova a fare i conti con le aspettative e gli obiettivi a breve termine. Va considerato il momento fisico della squadra, il carico mentale appesantito da un avvio di stagione stentato, e poi va gettato un occhio alla classifica e al calendario delle prossime uscite. Cosa è lecito aspettarsi? Difficile fare grossi programmi, i numeri dicono che bisogna vincere e mettere punti in classifica, il campo parla di difficoltà oggettive e limiti organici evidenti, come sottolineato dalla stessa società al termine del match col Vastogirardi. In più, come se la matassa non fosse già abbastanza intricata, le continue voci di quartiere su presunte cessioni societarie non distendono l’ambiente, al contrario, alimentano il malumore con l’incognita di una mancata stabilità “d’ufficio”. Come dire, c’è da rifare dentro e fuori dal campo, e allora la redenzione rischia di essere totale.

Fonti vicine alla società ipotizzano un ricambio al vertice di fattura frusinate. L’avvicendamento potrebbe avere luogo già nei prossimi giorni. Sarebbe già stato fissato un incontro tra le parti e a capo della cordata laziale ci sarebbe Claudio Quattrociocchi, imprenditore edile di Frosinone. La trattativa sarebbe già a buon punto, tanto che il futuro presidente avrebbe già dato incarico a Michele Silvestri di ricoprire un ruolo dominante in società. Staremo a vedere. La settimana scorsa Luciano D’Alessandro, attraverso l’ufficio stampa avezzanese, ci ha tenuto a smentire qualsiasi illazione circa la cessione. La sensazione è che, in realtà, ci sia più di quanto non si dica.

Intanto resta il nodo legato alla parte sportiva. La riunione eccezionale improvvisata domenica al termine della partita negli uffici del Dei Marsi ha sottolineato l’inappagamento generale. Sotto accusa la prestazione della squadra contro una neopromossa, ultima in ordine temporale di una quattordici giorni spenta e incolore. E se il pari è arrivato grazie ad un’autorete ospite, la prova complessiva non ha meritato la sufficienza, non distaccandosi, di fatto, dalle sconfitte maturate contro Campobasso e Sangiustese.

D’altronde, com’è di moda dire in questi giorni, Roma non è stata costruita in un giorno, e a Mecomonaco va quantomeno concesso l’alibi della rifondazione. Va trovata la quadra tattica partendo dalle risorse a disposizione e poi va costruito il collante, il feeling, e di certo le pressioni della classifica non aiutano a rasserenare lo spogliatoio.