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Defibrillatori obbligatori, anche la Camera dice sì

Defibrillatori obbligatori dove lavorano più di 15 dipendenti, incentivi per la diffusione in luoghi frequentati da pubblico. Azimut: grande vittoria di civiltà

Defibrillatori obbligatori dove lavorano più di 15 dipendenti o in presenza di pubblico, incentivi per la diffusione dei defibrillatori in centri commerciali, condomini, alberghi e strutture aperte al pubblico.

La Camera dei Deputati ha detto sì, con voto unanime, al testo unificato A.C. 181 ed abb., recante “Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori”.

“L’esito della votazione rappresenta una grande vittoria di civiltà” scrive l’associazione Azimut, per bocca del Presidente Alessandro Maccarone: Azimut è da sempre in prima fila su questo tema grazie alla campagna “Io C’entro: L’Aquila Città Cardioprotetta”.

“Siamo orgogliosi di aver anticipato la norma con la proposta di un modello virtuoso di sensibilizzazione che ha permesso il coinvolgimento di migliaia di cittadini, ma soprattutto di aver offerto un cambio di passo culturale ad un territorio che partiva fortemente svantaggiato rispetto a tante altre realtà italiane. Grazie a questo fondamentale strumento normativo sarà più semplice costruire una rete capillare di cardio-protezione e salvare migliaia di persone: non dimentichiamo che la morte improvvisa per arresto cardiaco è causa del decesso silenzioso di oltre 60.000 persone annue in Italia. In attesa del passaggio in Senato invitiamo tutti i cittadini ad informarsi ed a prendere coscienza di come, con poche e semplici manovre, sia possibile salvare una vita”

Il provvedimento, nello specifico, sancisce l’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di installare defibrillatori ove siano impiegati più di 15 dipendenti o in presenza di pubblico, nonché incentivi per la diffusione di defibrillatori nei centri commerciali, nei condomini, negli alberghi e nelle strutture aperte al pubblico.

Inoltre, in assenza di personale autorizzato, il defibrillatore potrà essere attivato anche da soggetti privi dei requisiti ordinariamente richiesti. Contestualmente è prevista l’introduzione dell’insegnamento della rianimazione cardiopolmonare di base nelle scuole e l’inserimento dei defibrillatori tra i beni e servizi soggetti ad IVA al 5%.

Gli ultimi defibrillatori installati a L’Aquila, in ordine di tempo, sono sul Gran Sasso presso la stazione superiore della Funivia: sono stati donati al Centro Turistico Gran Sasso dai familiari di Giuseppe Ioannucci, imprenditore aquilano scomparso il 25 aprile scorso in prossimità dello stesso luogo.

A giugno l’inaugurazione di un defibrillatore presso il Tribunale dei Minorenni e ad aprile un defibrillatore è stato installato nella sede di Palazzo Fibbioni. E ancora: Madonna Fore, Sant’Elia .Sono decine ormai i defibrillatori installati in città per fare dell’Aquila una città realmente cardioprotetta

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