Borse di studio medicina

Abruzzo, mancano i medici e i fondi per formarli

"Mancano le coperture per le nostre borse di studio e l'Abruzzo non ha provveduto a stanziarle per il prossimo anno". Lo sfogo dei futuri medici abruzzesi.

Mancano i fondi in Abruzzo per formare i medici: la denuncia al Capoluogo.it di un gruppo di neolaureati in Medicina all’Università dell’Aquila.

“Dopo un percorso di studi molto impegnativo come quello che abbiamo sostenuto per laurearci in medicina – spiegano gli studenti al Capoluogo.it – ci troviamo di fronte al grande problema che attanaglia anche tutti gli altri colleghi in Italia specializzandi. Mancano le coperture per le nostre borse di studio e l’Abruzzo, unica regione in Italia insieme alla Sicilia non ha provveduto a stanziarle per il prossimo anno“.

Una problematica seria che va ad aggiungersi alla tangibile carenza riconosciuta anche dai medici stessi che operano dentro all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove in un reparto mediamente la percentuale medici è molto bassa rispetto alle prestazioni che devono offrire.

Si parla ormai quotidianamente dell’urgenza di implementare il personale sanitario negli ospedali di tutta Italia, anche in Abruzzo, un problema che sembra diventare ancora più urgente durante la stagione estiva in concomitanza con le ferie del personale medico e paramedico.

Ma i medici mancano perchè, come ricorda il gruppo di studenti che si è rivolto al Capoluogo.it, “non basta la laurea per essere medico, devi fare la specializzazione, superarla e poi trovare un contratto di lavoro. Ma il primo scoglio è proprio la specializzazione”.

I primi giorni di luglio è arrivato il decreto del Miur per le specializzazioni mediche per il prossimo anno.

Un decreto che i giovani laureati in medicina in procinto di scegliere la specializzazione aspettano ogni volta con grande attesa, perchè, da questo viene diviso il numero di contratti, diviso per specializzazione e per città.

In linea di massima, le borse di Studio coperte dallo Stato sono aumentate, per quest’anno ce ne sono 8.776, di cui circa 8mila sono finanziate con risorse statali e 612 con fondi regionali  e 164 con risorse di altri enti.

Quelle che mancano in Abruzzo, come in Sicilia, sono quelle con copertura tramite fondi regionali.

Per cui da L’Aquila a Teramo, passando per Chieti e Pescara, ci sono meno possibilità per pediatri, cardiochirurgi, internisti che dovrebbero in futuro andare a sostituire l’attuale generazione di medici.

Una situazione ben conosciuta a livello nazionale ma che nelle aree interne d’Abruzzo si fa urgenza: a inizio anno Il Capoluogo si era interessato della vicenda dell’assenza di un pediatra nella Valle Subequana causato dal pensionamento di due professioniste e dalla concomitante difficoltà nel reperirne uno, nonostante gli impegni della ASL aquilana.

Sappiamo benissimo che mancano i medici a L’Aquila così come nelle altre province – chiariscono gli studenti – ma alla nostra Regione questo non interessa. Una problematica che va da attaccare con solo la qualità dei servizi post universitari ma soprattutto crea un danno agli utenti stessi. Ci sono lamentele continue sulla lunghezza delle liste di attesa per una visita medica, in pochi sanno forse, che dentro i reparti lavorano in 2/3 unità e devono coprire ordinario e straordinario”.

“Probabilmente si tratta di un problema di fondi – è il commento unanime di un gruppo di medici sentiti dal Capoluogo.it – speriamo davvero che questo segnale d’allarme svegli e coscienze e che faccia mettere in bilancio o comunque su un tavolo di lavoro quella che non è solo una richiesta, ma una necessità per tutti i cittadini abruzzesi”.

“Che ci sia carenza di medici è indubbio, da capire se collegata alla mancanza di borse di studio sufficienti a coprire la richiesta”, è quanto afferma un medico del San Salvatore al Capoluogo.it.

“Non mancano solo i medici ma anche il personale parasanitario tanto che siamo anche in difficoltà per le ferie adesso. Dove possibile vengono accorpati i reparti durante la stagione estiva, ma mancando i medici anche questo diventa un problema. Ogni tanto gira la voce di nuovi concorsi in arrivo, ma si tratta di specchietti per le allodole, perchè nella maggior parte dei casi si tratta di stabilizzare i precari già presenti”, conclude.

leggi anche
bambini, pediatra, congedo parentale
Sanita'
Pediatra solo 10 ore a settimana, emergenza in Valle Subequana e Peligna
bambini, pediatra, congedo parentale
Aree interne
Pediatra una volta a settimana, soluzione tampone per Valle Subequana
pediatri
Sanita'
Bimbi senza pediatra, raccolta firme e diffida alla Asl